Invitalia entra nel capitale di Tls sviluppo Acquisito il 30% della società con 15 milioni

Completato il primo passo dell’accordo di programma sugli anticorpi monoclonali, tra due settimane i finanziamenti dal Mise. Con i 26 milioni dell’intesa si completeranno i test clinici e sarà riattivato il lotto 23 di Gsk per produrre prototipi di vaccini

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di Pino Di Blasio

Invitalia è entrata nel capitale sociale di Toscana Life Sciences sviluppo. Ieri, davanti a un notaio, è andata in scena l’assemblea straordinaria della nuova società, chiamata a sviluppare gli anticorpi monoclonali e a concretizzare l’accordo di programma con il Ministero per lo sviluppo economico, Invitalia, Regione Toscana e Fondazione Tls per la produzione della terapia innovativa anti Covid e per riattivare l’ormai noto lotto 23 di Gsk per la produzione di dosi di vaccini e anticorpi per i test clinici.

Ma il passo più importante è quello che si è compiuto ieri. Invitalia, come ha fatto per altre società innovative chiamate a sviluppare il vaccino italiano anti Covid, ha scommesso sulla ricerca del Mad Lab e del team di Rnno Rappuoli. Versando 15 milioni di euro per l’aumento di capitale, la società di Stato per l’attrazione di investimenti ha acquisito il 30% di Tls Sviluppo. Il restante 70% sarà, naturalmente, nelle mani di Fondazione Tls. Propedeutici all’assemblea erano stati il voto della giunta e del consiglio regionale sull’accordo di programma con Invitalia e la delibera di metà gennaio del consiglio di amministrazione di Tls.

Oltre all’ingresso nel capitale sociale di Invitalia, l’assemblea straordinaria ha nominato anche il consiglio d’amministrazione della Tls Sviluppo. Il presidente è Fabrizio Landi, il vicepresidente è Carlo Rossi, presidente di Fondazione Mps, in consiglio entrano Paolo Chiappini, Donata Medaglini e Ciro Accetta, il consigliere nominato da Invitalia. La società guidata da Domenico Arcuri avrà la presidenza del collegio sindacale,e ha nominato Adreano Mesaroli. Gli altri sindaci revisori sono Giacomo Brogi e Alessandro Nacci.  "Oltre a esprimervi e a condividere con voi la soddisfazione per questo importante passo della nostra attività - ha scritto il presidente Fabrizio Landi nella lettera a tutti i consiglieri di Tls - ho il piacere di comunicarvi altresì che è stato approvato dal cda di Invitalia, dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dalla Regione Toscana l’accordo di programma con TLS Sviluppo riguardante il programma di sviluppo del sistema TLS dal punto dal punto di vista di ricerca e industriale su Siena. Di questo contratto prevediamo la firma nell’arco delle prossime due settimane".

La soddisfazione di Landi è evidente. Finalmente arriva un passo concreto, dopo gli annunci e un iter rallentato dalla crisi di governo e dall’avvento dell’esecutivo Draghi. La conferma di Roberto Speranza al ministero della Sanità ha senza dubbio agevolato le cose, vista la conoscenza del dossier anticorpi. E soprattutto accelererà anche l’accordo di programma con il ministro Giorgetti. Un’intesa da 26 milioni di euro, 40% a fondo perduto, più 500mila euro messi dalla Regione per i testi clinici e lo sviluppo degli anticorpi monoclonali e per la riattivazione dello stabilimento 23 che, all’interno del polo Gsk, fino a sette anni fa produceva vaccini antinfluenzali.

Le ultime due belle notizie che Landi ha dato ai consiglieri di Tls riguardano l’avvio delle attività collegate allo studio clinico di fase 1 per gli anticorpi dopo l’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Istituto Superiore di Sanità; e la pubblicazione su una rivista americana, ’Cell’, una delle più importanti nel mondo, di uno studio sulle virtù e le caratteristiche degli anticorpi monoclonali di Tls. Lo studio è firmato dal gruppo di lavoro del Mad Lab e da Vismederi.

C’è tutto per cerchiare di rosso la data di ieri, non solo per la Fondazione Tls. Si è passati dalle parole ai fatti e si è dato retta a Paul Valéry, poeta e filosofo francese: il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.