LAURA VALDESI
Cronaca

Muore travolto da un bus, la sagoma di Elvis rimossa dopo 22 ore

Roma, il 23enne aveva seguito a Siena il ’Foundation course’ e si stava iscrivendo a ’Economics and management’. Sognava di laurearsi e cambiare vita

Un'ambulanza (archivio)

Un'ambulanza (archivio)

Siena, 2 febbraio 2023 - Un ragazzo con tanti sogni. E passioni. Amava la musica, creava opere d’arte con l’intelligenza artificiale. Immaginava un futuro migliore, grazie anche alla laurea che voleva conseguire all’Università di Siena. Ma la sua vita è stata spezzata in piazza Re di Roma, qualche giorno fa, dove il giovane è stato investito da un bus navetta che collega la capitale all’aeroporto di Ciampino. La sua morte è diventata un caso nazionale non solo per la tragedia su cui indaga la procura capitolina ma anche per il fatto che la sagoma tracciata con il gesso del corpo sull’asfalto e il sangue del 23enne keniota sono rimaste lì per 22 ore, senza transenne né un telo per coprirle sotto gli occhi dei cittadini. Scatenando una bufera di reazioni anche sui social. "Disumano", il termine più usato.

Chi era Elvis

Elvis Kiiru Munyi era venuto in Italia per voltare pagina. Viveva a Nairobi, è approdato a Siena con l’obiettivo ben preciso di conseguire una laurea. E svoltare. Una bella storia, la sua. Di riscatto. Confermano dall’Ateneo senese che aveva frequentato il ’Foundation course’ in lingua inglese che è pensato per gli studenti internazionali che devono recuperare un anno di scolarità per raggiungere il numero minimo, dodici, per l’iscrizione ad un corso di laurea. Ed Elvis aveva seguito regolarmente per l’intera durata, dopo aver depositato il diploma di scuola secondaria.

In tanti ricordano all’Università che spesso si presentava insieme alla sorella. All’inizio di gennaio aveva iniziato le pratiche per iscriversi ad ’Economics and management’ sebbene non avesse perfezionato ancora la pratica.

Siena, la sua nuova città

Siena era diventata la nuova città di questo giovane volenteroso che era fuggito dal suo Paese guardando ad un orizzonte migliore. Di crescita personale. Ce l’aveva fatta da solo perché la madre abita in Germania. Nello zaino che il 28 gennaio scorso aveva con sé sono stati trovati degli scontrini. In quel momento non consegnava cibo da asporto, non faceva il rider. Ma non è escluso che possa essersi dedicato anche a questa attività per guadagnare qualche soldo. Sui social era per tutti "King", con una grande passione per la musica e il calcio.

La ricostruzione dell’incidente, che vede indagato per omicidio stradale l’autista del bus navetta è ancora in corso. Non si esclude neppure l’ipotesi di un malore a seguito del quale è caduto a terra, venendo travolto dal mezzo. Ma a chiarire tale aspetto sarà soltanto l’autopsia.