
I cani e i gatti potranno andare a trovare i loro umani ricoverati in sopedale
Adesso sono in atto i corsi di formazione per il personale sanitario. Tra circa due mesi, poi, secondo le previsioni, il progetto targato Asl Toscana Sud Est sarà realtà e pure all’ospedale valdelsano di Campostaggia i pazienti potranno ricevere le visite in corsia non solo di conoscenti e familiari ma, se lo vorranno, anche dei loro amici animali di casa (foto d’archivio).
C’è chi è arrivato a definirli ’medici a quattro zampe’, mentre altri, contando su una dose di fantasia ancora più marcata, hanno coniato il termine ’dog-tors’. Espressioni a dir poco curiose, ma senz’altro in grado di fotografare le capacità di solito messe in mostra dalle bestiole nella ’cura’ delle persone a loro vicine che stanno attraversando deimomenti di difficoltà a livello fisico. I cani e i gatti si preparano insomma a diventare protagonisti in una certa misura del percorso terapeutico di chi si trova ad affrontare la malattia nel padiglione ospedaliero.
Si parla non a caso di pet visiting-locuzione anglosassone che alla lettera equivale a visita di animali domestici - proprio per indicare tale possibilità.
Alleviare le sofferenze dei degenti all’interno dei reparti (per Campostaggia, Medicina, Chirurgia e Ospedale di Comunità): ruoli e valori riconosciuti da più versanti agli animali da affezione, per merito delle modalità con le quali riescono a donare e trasmettere amore.
Torna in mente l’emozionante dipinto che ha come soggetto un cucciolone che tende la zampa a un paziente sulla sedia a rotelle sottoposto a fleboterapia. Frutto di un percorso condiviso, il protocollo che permette l’ingresso di cani e gatti nei reparti sarà dunque operativo a Campostaggia da qui a un bimestre. Prevista la creazione di apposite aree affinché l’incontro fra gli animali da compagnia (al guinzaglio o nel trasportino) e i pazienti possa aver luogo in piena sicurezza per ogni soggetto, previa autorizzazione da chiedere al responsabile medico o infermieristico del reparto.
A maggio era avvenuta la presentazione dell’iniziativa in ambito aziendale, a Siena presso il Santa Chiara Lab, in occasione degli Stati generali della salute dedicati appunto alla animal therapy. Dall’anteprima all’odierno conto alla rovescia verso la realizzazione di un programma mirato ad ampliare ulteriormente, grazie in questo caso all’aiuto dei ’dog-tors’, la qualità dell’assistenza ospedaliera.
Paolo Bartalini