ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Il sindaco Fabio e le scelte decisive a Siena: rinnovare il Santa Maria della Scala

La nuova amministrazione comunale di Siena si misurerà con la riapertura del Santa Maria della Scala, incompiuto da tre decenni. Entro l'anno saranno conclusi i lavori e cambierà il CDA della Fondazione. La direttrice Valdambrini avrà il supporto dell'amministrazione per un futuro di arte, cultura e bellezza.

È una delle principali partite sulle quali si misurerà la capacità progettuale della nuova amministrazione comunale. Lo sa bene il sindaco Nicoletta Fabio, che, in quanto titolare della delega alla cultura, ha una responsabilità se possibile amplificata. Il Santa Maria della Scala resta una splendida incompiuta, a tre decenni dal varo del progetto di Guido Canali. Partiamo da alcune certezze: entro l’anno saranno conclusi i lavori per la strada interna che collega piazzetta della Selva a piazza del Duomo, intervento che promette di aprire nuove prospettive e percorsi di visita. Sempre a fine anno scade il cda della Fondazione: si va verso un rinnovo dell’organismo di vertice, soluzione scontata al di là dei termini del bando. Resterà però ancora per un biennio il comitato scientifico, con una sfasatura temporale di cui si comprende poco la ratio.

È invece entrata in servizio, dopo una lunga attesa, la nuova direttrice Chiara Valdambrini, cui il sindaco Fabio ha rivolto il proprio augurio: "In attesa di incontrarci nuovamente e di iniziare a costruire insieme il futuro di uno dei luoghi di arte, cultura e bellezza più importanti della nostra città – afferma il sindaco – confermo il supporto di tutta l’amministrazione al lavoro della direttrice".

Dando per scontata la necessità di riconnettere il Santa Maria della Scala con la città e le altre istituzioni culturali - su questo con la direttrice Valdambrini c’è già piena sintonia - su quale profilo il sindaco si orienterà per la presidenza? Decisiva potrebbe essere la capacità di unire il rinnovato legame con la città a una proiezione esterna più ampia, garantendo anche un solido legame con il mondo universitario cittadino.

Le ambizioni sono giustamente alte, ma si parla pur sempre sempre di uno spazio museale che a oggi mette insieme poche decide di migliaia di visitatori, un trentesimo o un quarantesimo di quanti si dirigono dall’altra parte della piazza al complesso del Duomo. Non è esattamente un anno zero, ma ci siamo vicini. E il sindaco Fabio, che per il momento terrà la delega alla cultura, vuole provare a ragionare su una prospettiva quantomeno di medio termine, guardando a quello che potrà essere il Santa Maria da qui a dieci anni.