Il Siena alla prima ’lezione’ di Grammatica

Il nuovo direttore della società: "Sono pronto alla scalata per riportare questa società dove merita. Non mi nascondo, voglio vincere".

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Conosciuto il nome di chi deterrà d’oggi in poi le chiavi del calcio bianconero, l’attenzione si è presto spostata, per così dire, sul campo. E Andrea Grammatica, il nuovo direttore del Siena ha tracciato l’identikit della Robur che sarà. "Siena è quello che cercavo – ha esordito –. Sono pronto alla scalata per riportarlo dove merita. E il fatto che la proprietà voglia investire anche sul territorio per me è una garanzia di continuità. So quanto questa tifoseria abbia sofferto e sono orgoglioso di essere stato scelto, tra i vari profili valutati, per soddisfare l’ambizione della piazza. Non mi nascondo di certo: l’obiettivo è vincere e la sfida non mi spaventa, tutt’altro". Il primo passo, per il direttore, sarà individuale l’allenatore.

"Ho quattro-cinque profili in mente – ha affermato – da domani li incontrerò tutti. Perché al di là del nome, voglio guardarli negli occhi. Voglio rivedere in loro la fame e la voglia di questa società. Sarà di sicuro un tecnico medio giovane, che conosce la categoria. No, tempistiche non me ne sono date. L’inizio della stagione è alle porte, se potessi fermerei l’orologio, ma preferisco prendermi un giorno in più, piuttosto che compiere scelte frettolose. Il fatto che partiremo in ritardo rispetto agli altri non deve diventare un alibi". E anche per quanto riguarda l’ingaggio dei calciatori, il direttore, vuole riflettere bene.

"Il difficile sarà individuare gli under, fondamentali in serie D – ha sottolineato Grammatica – e i più, a questo punto, hanno già trovato una sistemazione. Ma ho le idee chiare, ho già in mente uno zoccolo di calciatori dai quali partire, qualcuno lo ho già avuto. E i contatti sono già avviati. Prima di procedere, però, dovevo aspettare il sì da parte del Comune. Siena è una piazza che ha appeal, che attira, i giocatori vengono volentieri, la costruzione della squadra non mi preoccupa. Ma serve, nello scegliere, la massima freddezza: è normale che i calciatori di un certo livello cerchino di mantenere la categoria". L’idea anche quella di riportare qualche ex.

"Nel calcio di oggi è difficile parlare di bandiere – ha ribattuto Grammatica – e in ogni caso, questa, non è la priorità. In una situazione come la nostra, il romanticismo dobbiamo un attimo metterlo da parte. D’altra parte la serie D è una categoria complicata per i contratti, perché un ragazzo perde lo status di professionista. Ma se dovesse capitare l’occasione ci faremo trovare pronti". Il fatto che il direttore lo abbia incrociato alla Reggiana, unito al fatto che lui ancora non abbia trovato squadra, fa pensare a un nome: Alessandro Cesarini. Un’ipotesi, una bella suggestione. Intanto, però, la macchina deve mettersi in moto. "Il ritiro in qualche struttura ricettiva, viste anche le tempistiche – le parole del direttore – lo vedo complicato. Non ci alleneremo lontano da Siena: stiamo cercando il campo E della macchina bianconera fa parte anche il settore giovanile, ne è anzi la base.

"Da oggi prenderò contatto con le risorse locali, che è la cosa più intelligente da fare – ha chiuso Grammatica –, anche nel rispetto del loro lavoro. Voglio calarmi subito nella nuova realtà, Siena ha un bacino di utenza importante. Già in passato ho lavorato con i giovani, con me sfondate una porta aperta: la volontà quella di muoverci su due fronti, vincere con la prima squadra e mettere in moto il settore giovanile, che ha tempistiche diverse". E vincere è quello che vogliono i tifosi che questa mattina incontreranno il sindaco De Mossi: i rappresentanti dei diversi club e gruppi, sentiranno dalla voce del primo cittadino le motivazioni che lo hanno portato alla scelta del gruppo imprenditoriale armeno.

Angela Gorellini