Il Monte vola in Borsa, i piani per il futuro

Il titolo chiude a +16,7% dopo le indiscrezioni sui negoziati con l’Europa per una proroga di 18 mesi. Le mosse su crediti e rischi legali

Migration

"Banca Monte dei Paschi di Siena comunica che sono stati avviati contatti con il Ministero dell’economia e delle finanze, al fine di riavviare le interlocuzioni con DG COMP (Directorate-General for Competition)". Non poteva certo bastare il laconico comunicato diffuso da Rocca Salimbeni l’altra sera, in ossequio agli obblighi Consob, per scatenare la caccia al titolo Mps. Ieri l’azione della Banca ha preso l’ascensore, le negoziazioni sono state stoppate due volte per eccesso di rialzo, è arrivata fino a +19%, per chiudere a +16,73%, sopra i 94 centesimi.

A innescare il rally in Borsa, le nuove indiscrezioni sul piano di ristrutturazione che il Ministero dell’Economia sta aggiornando per ripresentarlo all’Europa. Il progetto è ottenere una proroga di 18 mesi per riprivatizzare il Monte dei Paschi. Sfruttando il tempo in più per ripulire la banca dai rischi legali e dai crediti deteriorati, con le cifre messe a bilancio, non quelle evidenziate da UniCredit nella trattativa.

Entro aprile 2022 il nuovo piano dovrebbe essere pronto, con le misure compensative richieste dal team di Margrethe Vestager per concedere la proroga al Tesoro. Il Monte dovrà accelerare sugli esuberi e sulla chiusura delle filiali, rispettando i tetti sulla rete commerciale e sul personale. Contemporaneamente il Ministero dell’Economia girerà a Fintecna, società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, i circa 6 miliardi di ’petitum’ per le cause, con le somme già accantonate a bilancio. Si creerebbe una ’newco’ , che oltre ai contenziosi legali avrebbe una fetta di attivi del Monte, modello operazione Hydra sui crediti deteriorati. Stesso schema che sarà seguito per i 4 miliardi di euro lordi di npl, iscritti nei conti Mps, da cedere ancora ad Amco, che aveva già preso 8,5 miliardi. Sia Amco che Fintecna hanno stretti legami con il Tesoro, quindi le operazioni di cessione sarebbero più agevolate.

A Rocca Salimbeni toccherà negoziare la nuova dieta della Banca, programmare il numero di esuberi e sportelli da chiudere. E utilizzare i 2,9 miliardi di aumento di capitale che il Governo dovrà varare entro la primavera 2022. Il Messaggero ieri ha risollevato la questione del cambio di management. Chi dovrà preparare il nuovo piano industriale? Il dg del Tesoro Alessandro Rivera aveva escluso cambi al vertice di Mps. Ma potrebbero ritornare in auge le ipotesi di Victor Massiah, ex ad Ubi Banca, e Luigi Lovaglio, ex ad Creval, per dare segnali di discontinuità a Bruxelles. Intanto ieri l’agenzia di rating Fitch ha rimosso il ’rating watch negativo’ sui principali indici della Banca, confermando tutti i voti, incluso il rating ’standalone’.

P.D.B.