"Il Giro d’Italia è il nostro modello di turismo"

Rossella Lezzi, presidente degli albergatori: "L’arrivo della corsa rosa incarna la dimensione green. Per Siena sarà una grande vetrina"

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Il Giro d’Italia che fa tappa a Siena è senza dubbio una vetrina importante, ma soprattutto è una boccata di ossigeno per l’economia della città, fortemente provata da un anno complicato che l’ha costretta a prove di forza non indifferenti, orfana di occasioni e opportunità a causa della pandemia. La notizia non poteva non essere accolta con entusiasmo da chi rappresenta una parte del mondo economico cittadino, fortemente legato al turismo, che in un modo o nell’altro ne beneficerà vista anche la copertura televisiva della Rai e l’elevato livello di audience che registrano le dirette del Giro d’Italia.

"Siamo ovviamente felicissimi per questa possibilità – è la reazione di Rossella Lezzi, presidentessa di Federalberghi, alla novità nella quale vede anche un grande riscatto per l’immagine di Siena -–Purtroppo la nostra città ultimamente è stata alla ribalta dei media solo per brutte notizie. Non certo una bella pubblicità. Il comparto turistico versa in condizioni drammatiche, ci sono centinaia di persone in cassa integrazione e abbiamo dubbi sulla riapertura di Pasqua".

La situazione drammatica delle strutture ricettive, influenzata inevitabilmente dalle limitazioni degli spostamenti, dalle passate chiusure delle frontiere e, non in ultimo, dal timore di viaggiare, è nota a tutti ed è evidente soprattutto in città che fanno del turismo la propria linfa vitale. Il Covid ha fatto sì che tutto si adeguasse alla nuova stravolta quotidianità e qualsiasi settore economico ha dovuto cercare la sopravvivenza nella capacità di reinventarsi.

"Già da tempo Federalberghi aveva caldeggiato un’operazione di marketing territoriale che avesse come obiettivo lo slow tourism – continua Lezzi – Un turismo alla ricerca della dimensione green che Siena può soddisfare e lo dimostrano le posizioni guadagnate nelle classifiche sulla qualità della vita dell’ultimo mese". In realtà il Giro d’Italia arriva in un territorio che già da tempo dimostra di voler puntare proprio sul turismo lento, legato principalmente alle due ruote, che ben si collega con i temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. "Gli eventi sportivi come Strade Bianche – che tra l’altro è stato confermato per marzo e la città deve prepararsi ad accoglierlo non senza difficoltà per le strutture chiuse da mesi – ed Eroica sono stati i vettori principali di questa corrente che ha ormai un seguito anche in Italia. Il progetto ’Strade di Siena’, presentato qualche giorno fa, è su questa linea: prossima tappa sarà trovare nuovi itinerari per i cicloturisti alle prime armi, strutturare i servizi di ristoro, accoglienza e spostamenti, nonché dotare i percorsi di indicazioni multilingue. Siena ha già intrapreso un percorso Carbon free che può essere la chiave di un marketing territoriale basato sull’ambiente – conclude Lezzi – declinato tra natura incontaminata, bellezza artistica e pulizia dell’aria. Un ideale di rigenerazione della persona che la nostra terra sicuramente incarna". Teresa Scarcella