I vertici di Asl e policlinico in Commissione Sorveglianza, Usca e ambulatori i temi caldi

La presidente Magi ’chiama’. Giovannini e D’Urso. a Palazzo pubblico. per rafforzare il confronto

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La commissione servizi sociali e sanitari del consiglio comunale si riunirà nei prossimi giorni alla presenza del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria senese Valtere Giovannini e del direttore generale dell’Asl Sud Est Antonio d’Urso, per approfondire la situazione sanitaria senese nel quadro dell’emergenza sanitaria. Ad annunciarlo è Barbara Magi, esponente di Fratelli d’Italia presidente della commissione, che prefigura già alcuni temi intorno ai quali si potrà sviluppare il dialogo. "Come sta funzionando il sistema di sorveglianza sul territorio per individuare i casi, confermarli con il test, individuare i contatti, testarli e isolarli? Come si sta garantendo l’assistenza territoriale dei casi Covid-19?", osserva Magi. E ancora: "Come stanno funzionando le Usca? Sono sufficienti ad assicurare assistenza sul territorio?"

E sul fronte delle Scotte: "Il nostro ospedale è ancora in grado di continuare a curare con efficacia e tempestività i malati non Covid? Il personale sanitario è in numero sufficiente a fronteggiare la situazione? Si sta risolvendo la situazione nel reparto di malattie infettive (ovviamente in prima linea), senza primario da quasi due anni e con mancanza di personale da tempo? Il sistema ambulatoriale sta ancora funzionando o si prevede come nella fase 1 un blocco di certe attività? Si può pensare ad una collaborazione tra il nostro ospedale e quello di Campostaggia, almeno per certi settori?".

Un’articolata piattaforma di domande, che parte da una considerazione: "L’assistenza territoriale ha dimostrato la sua debolezza anche in quelle che erano ritenute essere regioni virtuose e modello sanitario ideale", afferma Magi. "Se la risposta verso un’epidemia – aggiunge – è solo ospedaliera, si mette in fortissima crisi l’ospedale, si tralasciano altre patologie e altri malati. Gli indirizzi nazionali e regionali sul potenziamento dell’assistenza territoriale sono stati tardivi e ancora oggi sono incompleti".