I difensori nella casa dello stupro "Servono dei rilevamenti sonori"

Ad annunciarlo è il legale di Manolo Portanova. Che ha chiesto ieri l’interrogatorio del calciatore. I legali Betti e Lombardi che assistono zio e amico accusati con lui della violenza studiano le mosse

di Laura Valdesi

SIENA

Nuovo colpo di scena nel caso del presunto stupro di gruppo avvenuto in un appartamento del centro storico di Siena nella notte fra il 30 e il 31 maggio scorso. Perché dopo la chiusura delle indagini preliminari da parte della procura che ritiene granitiche le accuse nei confronti del calciatore Manolo Portanova, dello zio Alessio Langella e dell’amico che si trovava con loro quella notte, Alessandro Cappiello, saranno svolte importanti indagini difensive. Che porteranno l’avvocato del giocatore Gabriele Bordoni, unitamente a tecnici specializzati, a tornare nel minuscolo appartamento che si trova a due passi da Piazza del Campo dove la ventenne senese avrebbe subito una violenza di gruppo. Abuso, secondo quanto ritiene il pm Nicola Marini, che avrebbero per così dire ’premeditato’. Insomma, la ragazza che era invaghita di Portanova, sarebbe stata una sorta di ’preda’ messa nel mirino da parte dei tre, unitamente al minorenne di cui si occupa la procura fiorentina guidata da Antonio Sangermano.

"Bisogna andare a fondo per quanto attiene all’aspetto del sonoro – annuncia l’avvocato Bordoni –; una violenza di gruppo che si consuma nella stanza di un piccolissimo appartamento e che vede all’interno quattro persone del tutto estranee a ciò che accade, che dura oltre un’ora ma nessuno ha udito un’invocazione di aiuto, un lamento, un urlo. Le persone, secondo quanto risulta, erano a poco più di un metro in linea d’aria perché l’appartamento è circa 40 metri quadrati. Se sono sottoposto per così lungo tempo ad un atteggiamento non voluto, torno alla giovane, devo reagire in qualche modo. Ribadisco che si è trattato a mio avviso di un grande quivoco, qualcosa che non è violenza da parte dei ragazzi, neppure calunnia della donna. E’ nell’interesse di tutti chiarire una vicenda come questa in maniera sobria ed equilibrata". L’avvocato Bordoni già prima della chiusura dell’inchiesta aveva domandato al pm che Manolo Portanova venisse interrogato. Ieri alla luce dell’avviso di conclusione indagini ha rinnovato la richiesta. E tornerà anche nella casa del presunto stupro per effettuare una rilevazione sonora che aveva già sollecitato alla procura con apparecchi che rilevano la capacità diffusiva del suono. Aiuterà a fare chiarezza su quella serata. "Bisogna inoltre essere millimetrici sui tempi, sui modi e sulle circostanze. Leggendo il portato dei racconti si vede che poche cose hanno convergenza. Ognuno ha raccontato la propria versione senza essere in malafede riferendo orari e modi che non risultano in sintonia. Merita assoluto approfondimento anche il quadro medico legale", conclude Bordoni. Dunque gli accertamenti sanitari condotti sulla ragazza.

"Entro la settimana decideremo le nostre mosse", annuncia l’avvocato Danilo Lombardi che difende Cappiello. Studia ancora le carte il suo collega Alessandro Betti che assiste Langella.