FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Giani e la partita della cultura: "Se la Valdichiana sarà capitale un milione di euro dalla Regione"

La nota del presidente della Toscana e le telefonate ai dieci sindaci dell’Unione dei Comuni. La gioia nei commenti del cardinale Lojudice e dei parlamentari Franceschelli e Michelotti.

Mai come adesso la Regione Toscana si stringe attorno ai dieci comuni della Valdichiana senese in finale per il titolo di Capitale italiana della cultura 2026. Il presidente Eugenio Giani ha chiamato alcuni sindaci per congratularsi e dare il massimo sostegno. In una nota dichiara: "Con orgoglio sosteniamo la Valdichiana Senese quale candidata a capitale italiana della cultura 2026. Il fatto che per la prima volta una Unione dei Comuni sia stata inserita nella rosa dei dieci progetti finalisti che saranno valutati a marzo, quando arriverà il verdetto, ci dà energia nell’appoggiare questa candidatura con piena convinzione. Sarà un piacere e un onore per noi e ci impegneremo a valorizzare ancora di più l’eccezionale scoperta archeologica delle 24 sculture di bronzo di epoca etrusco-romana rinvenute a San Casciano dei Bagni, comune che fa parte dei 10 dell’Unione. Nel complesso - prosegue Giani - questa candidatura è valida per tanti motivi. Primo fra tutti, che la Valdichiana rappresenta un territorio capace di coniugare passato e presente, unico per storia, cultura, tradizione e bellezza, che ripropone nel contempo tutti i volti della toscanità con i suoi borghi di pregio e una filiera di eccellenze agroalimentari. Se la Valdichiana Senese risulterà vincitrice e diventerà capitale italiana della cultura 2026, la Regione contribuirà con un milione di euro per il programma per dare una spinta ulteriore agli obiettivi definiti nel progetto di candidatura e illustrare e divulgare al meglio la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo di questo straordinario territorio".

Una promessa incoraggiante. Dopo la discutibile esclusione di Lucca, l’Unione dei Comuni della Valdichiana resta l’unica proposta di tutta la Toscana. L’intera regione quindi, con i suoi protagonisti politici e culturali si dice pronta a fare ancora uno sforzo economico e di visibilità per non farsi trovare impreparati in caso di vittoria. "Indipendentemente da come andrà a finire – sostiene il senatore PD Silvio Fanceschelli - il metodo utilizzato dai dieci comuni della Valdichiana sarà quello da utilizzare in futuro. Stare tutti insieme con una chiara unità di intenti e di interessi comuni porta a risultati vincenti. Adesso dovremmo pensare a potenziare i servizi esistenti come i treni alla stazione di Chiusi e in generale a migliorare le infrastrutture e la viabilità. E’ giusto investire sulle grandi opere ma ci vorranno almeno sei anni per vederne la realizzazione. Quelle sono già in cantiere come i lavori sulla Cassia ad esempio, ma oggi è importante migliorare ciò che già esiste".

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale fa sapere che presto incontrerà i dieci sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda. Avevano già gioito per l’approdo tra i finalisti della Valdichiana il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che è anche arcivescovo della diocesi Montepulciano-Pienza-Chiusi, e il deputato di Fdi, eletto nel collegio Toscana, Francesco Michelotti.

Il dossier ’Valdichiana 2026, seme d’Italia’ è stato ammesso dalla giuria tra i dieci progetti che saranno valutati il 4 e il 5 marzo quando al Ministero della Cultura saranno ricevute per le audizioni pubbliche le delegazioni di Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso. La proclamazione si terrà entro il 29 marzo e alla città vincitrice sarà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.