’Franci’, statizzazione al rush finale

Dopo la firma del sindaco De Mossi, manca solo il sigillo del ministero. Risolto anche il caso-Piccolomini

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di Cristina Belvedere

Manca soltanto un ultimo passaggio, poi la statizzazione dell’istituto musicale ’Franci’ sarà realtà. Ieri il sindaco Luigi De Mossi ha firmato la convenzione e i documenti sono stati inviati al ministero per il sigillo finale. Tra pochi giorni quindi il passaggio dell’istituto musicale sotto l’egida statale sarà realtà.

Arriva dunque a conclusione un iter lungo e sofferto, dopo il braccio di ferro con l’amministrazione comunale che aveva revocato la concessione d’uso gratuita di due locali al ’Franci’ per ospitare gli studenti del liceo ’Piccolomini’, trasferiti per mancanza di spazi a Montarioso. Palazzo pubblico, prendendo a cuore le istanze delle famiglie dei ragazzi, era intervenuto presso l’Istituto musicale, reclamando le aule. Ma questo avrebbe fatto venire meno uno dei requisiti fondamentali per la statizzazione, compromettendone l’esito finale.

Dopo lunghe trattative e le avvisaglie di una battaglia legale tra ’Franci’ e amministrazione comunale, i due contendenti sono arrivati a un accordo, approvato anche tramite una delibera del Consiglio comunale: vengono assegnati da Palazzo pubblico all’Istituto musicale i locali di proprietà comunale già attualmente nella disponibilità dell’Istituto stesso. La concessione è a titolo gratuito e per la durata di anni 99 (o di durata inferiore qualora il ministero dell’Università e della Ricerca autorizzi la deroga) quale contributo da parte del Comune al processo di statizzazione.

Il Comune di Siena, secondo i termini dell’accordo, potrà indicare altri e diversi locali e spazi da valutare in termini di dimensione e funzionalità con il ministero, che siano naturalmente adeguati alle funzioni dell’Istituto musicale. L’atto di concessione prevede comunque la facoltà del Comune di utilizzare una delle aule attualmente nella disponibilità del ’Franci’, che sarà confermata in concessione allo stesso, per le attività programmate con il liceo classico ’Piccolomini’ o per altre iniziative e necessità dell’amministrazione comunale.

Il contributo dell’amministrazione al processo di statizzazione dell’Istituto, oltre alla concessione, sarà pari a un finanziamento annuo di 51mila euro. Tale importo sarà suscettibile di incremento nelle annualità successive alla luce dei programmi che, di anno in anno, verranno presentati dall’Istituto stesso in considerazione delle loro ricaduta e importanza per la città.

In concomitanza all’accordo con il ’Franci’, seguito in prima persona dal sindaco Luigi de Mossi e dall’assessore Paolo Benini, Palazzo pubblico ha trovato una soluzione anche per gli studenti del ’Piccolomini’: il liceo potrà utilizzare, una volta adattati, gli ambienti dell’ex istituto ’Tommaso Pendola’. L’operazione vede coinvolti il liceo, la Provincia (competente per l’edilizia delle scuole i superiori), che da tempo cercava nuovi spazi per il ’Piccolomini’, e Asp Città di Siena, proprietaria del Pendola, che ha risposto al bando dell’amministrazione provinciale mettendo a disposizione lo storico immobile che un tempo ospitava la comunità dei sordi. Infine il Comune, coinvolto attraverso Asp e chiamato in causa nella gestione del patrimonio immobiliare in aiuto del liceo. Si tratta di una locazione a spese della Provincia di almeno 10-12 anni, per circa 500mila euro. I tempi probabilmente non saranno brevi: difficile pensare di ricavare 5-6 aule scolastiche per settembre. Ma per l’anno prossimo i lavori dovrebbero essere ultimati.