ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Europee, alle urne in 204.627. Lieve calo rispetto a cinque anni fa

In dieci Comuni inversione di tendenza con la crescita dei cittadini chiamati alla consultazione elettorale

Europee, alle urne in 204.627. Lieve calo rispetto a cinque anni fa

Europee, alle urne in 204.627. Lieve calo rispetto a cinque anni fa

Scende di poco il dato provinciale degli elettori alle europee, anche se bisognerà attendere la rilevazione finale per la compilazione dei registri alla vigilia del voto. In ogni caso i numeri diffusi dalla prefettura, in base alle presenze (compresi gli stranieri residenti nei Paesi Ue che ne hanno fatto richiesta) al 45° giorno dal voto, sono sostanzialmente allineati con quelli del 2019: ora sono 204.627 gli elettori, cinque anni fa erano 206.165.

Una perdita di 1.500 persone nei 35 Comuni che hanno invero un andamento altalenante: in dieci casi è previsto un aumento degli elettori (Castelnuovo Berardenga, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Murlo, Radicondoli, Rapolano Terme, San Quirico d’Orcia, Sovicille), mentre negli altri venticinque il dato è in diminuzione.

Da notare che nel 2019 andò alle urne in provincia poco meno del 70 per cento degli elettori, un dato da non sottovalutare in tempi di disaffezione crescente e probabilmente anche la concomitanza con le comunali aiutò a tenere alto il dato (non a caso, nel capoluogo dove non si votava per le amministrative ci si fermò sette punti sotto, al 62,8 per cento).

Proprio sul fronte della corsa nei Comuni, il dato definitivo è di 76 candidati sindaci, con 84 liste. In realtà in tre casi l’unico obiettivo è portare alle urne almeno il 40 per cento degli elettori e ottenere almeno il 50 per cento dei voti espressi, come previsto dalla normativa per il 2024. A Radda in Chianti (Pier Paolo Mugnaini), Radicofani (Francesco Fabbrizzi) e San Casciano dei Bagni (Agnese Carletti) strada dunque in discesa per i tre sindaci che vanno verso la conferma. Insieme a loro, saranno eletti in automatico tutti i dodici candidati nelle rispettive liste. A meno che non sia raggiunta la quota del 40 per cento dei votanti, nel qual caso l’elezione è da considerare nulla.

Per gli altri ventisei Comuni sfide aperte: solo in due casi, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa, è possibile il ballottaggio, se nessuno supererà il 50 per cento, perché sono gli unici Comuni della provincia che hanno oltre 15mila abitanti.