Eccessi in Salicotto Minorenni nei guai

Altri giovani identificati dalla Municipale: scatta la multa Vittori (Outsiders): "La mia solidarietà ai residenti"

Migration

di Laura Valdesi

SIENA

Promessa mantenuta. Dopo le prime multe ai giovanissimi che rendono la vita impossibile a chi abita fra Salicotto e piazza del Mercato, presto ne arriveranno altre. Per la violazione delle norme che vietano gli assembramenti, visto che l’emergenza sanitaria non è sconfitta. E non si curano di indossare la mascherina. E’ il segnale mandato dalla Polizia municipale ai residenti di cui, ormai da tempo, è stata compresa la disperazione per il fatto che i giardini di Salicotto e le vie limitrofe sono diventati il quartiere generale di vari gruppi di giovanissimi. Che qui fanno il bello e il cattivo tempo. Un braccio di ferro fra ragazzi e abitanti – con tanto di provocazioni e di video-denuncia – che provoca una tensione da allentare per evitare il peggio.

Gli agenti della Municipale si sono presentati in borghese, intorno alle 17. Una ventina i giovanissimi, in larga parte provenienti dai paesi della provincia. Arrivati a Siena con l’autobus. Alcuni appena diciottenni, altri fra i 14 e i 16 anni. Hanno cercato di parlare con loro, puntando a capire perché erano lì. Cosa c’era dietro quei volti che potevano essere dei loro figli. Ora contatteranno i loro genitori, almeno nel caso dei minorenni. E poi verrà formalizzata la multa. "Finalmente! Avanti così", i commenti dei senesi. "Ci starebbe bene anche una bella ramanzina da parte dei genitori". E c’è persino chi propone lavori socialmente utili per quanti non hanno rispetto della città e della comunità. Certo è che la Municipale continuerà a fare ‘visite’ nelle zone calde.

"Non sono i ragazzi da demonizzare, sono alcuni comportamenti di alcuni ragazzi, e in determinate circostanze, da giudicare e possibilmente far sì che cambino. Possibilmente con loro, non contro di loro", interviene sul tema movida ed eccessi Michele Vittori di ‘Outsiders’, che conosce bene il problema. E lavora con i ragazzi. "Se di un luogo grande, centrale, all’aperto, dove si ritrovano per molti mesi centinaia di ragazzi, moltissimi dei quali a posto, fate un deserto dove girano solo pattuglie e Digos, non si è risolto un problema, ma lo si è solo spostato e se ne è creato un secondo. I ragazzi tutti ora in piccoli gruppi, non avendo comunque nessun posto dove stare, si disperdono ovunque e lasciano il segno. In più si sentono i nemici, i cattivi, il bubbone da reprimere per cui non tengono un canale di comunicazione aperto col mondo adulto. Precisazioni finali: non sto parlando dei Giardini della Torre, luogo particolare su cui davvero serve un intervento coordinato e condiviso (Contrada, Comune, Forze dell’ordine, stampa) serio ed equilibrato. Infine, a costo di giocarmi le simpatie anche professionali di operatore sociale, tutta la mia comprensione e solidarietà ai residenti che da mesi non se la passano benone di notte".