E in ospedale provano a risvegliare Alex

Avviata la riduzione del coma indotto che va avanti da quasi un mese. Passo decisivo per valutare i danni provocati dallo schianto.

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di Roberto Borgioni

SIENA

Il momento che tutti attendevano è arrivato, anche se in realtà all’interno dell’ospedale era già iniziato da qualche giorno senza far trapelare nulla all’esterno. Si sta provando a risvegliare gradualmente Alex Zanardi dal coma indotto, condizione nella quale il campione è tenuto alle Scotte da quasi un mese, dopo il terribile incidente in handbike del 19 giugno.

La nota ufficiale del Policlinico è stringata ma chiara: "In riferimento alle condizioni cliniche di Alex Zanardi, ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dell’Aou Senese, la direzione sanitaria, in accordo con la famiglia del campione, informa che è stata avviata in questi giorni la progressiva riduzione della sedo-analgesia. In seguito alla riduzione della sedazione saranno necessari alcuni giorni per ulteriori valutazioni sul paziente da parte dall’équipe multidisciplinare che ha in cura l’atleta, per permettere ogni prosecuzione del suo percorso terapeutico e riabilitativo. Attualmente, rimangono stabili i parametri cardio-respiratori e metabolici, permane grave il quadro neurologico e la prognosi rimane riservata. Ulteriori informazioni sulle condizioni di salute di Alex Zanardi verranno diffuse la prossima settimana in accordo con la famiglia".

Il professor Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento emergenza-urgenza e dei trapianti e direttore della Uoc Anestesia e Rianimazione Dea dell’Aou Senese, illustrando le condizioni dell’atleta ricoverato nel reparto di Terapia intensiva, conferma in un messaggio video: "Abbiamo già avviato la progressiva riduzione della sedazione. Ora servono alcuni giorni per le valutazioni da parte dell’equipe multidisciplinare che sta curando Zanardi". E intanto si prova a guardare oltre, iniziando a pensare alla riabilitazione di Alex Zanardi. Del resto, è la stessa l’Azienda Ospedaliera nella sua nota diffusa dopo giorni di silenzio, a parlare di "percorso terapeutico e riabilitativo" che però dovrà certamente essere svolto in un’altra struttura. E stando alle indiscrezioni si starebbe già valutando quale potrebbe essere la sede più adatta. Ma è evidente che la cosa non avvverrà in tempi brevi. Solo quando le condizioni di Zanardi lo permetteranno sarà poi definito in tutta sicurezza il trasferimento. In questa fase, il paziente deve assolutamente restare in terapia intensiva e non può certamente affrontare uno spostamento.

E’ insomma un momento molto delicato, forse il più complesso dal giorno di quel maledetto incidente. Anche perché, con il risveglio graduale dal coma indotto, si inizierà a valutare la portata dei danni neurologici e alla vista riportati nello schianto in handbike contro il camion. Ma è comunque un momento di speranza, l’avvio della seconda fase post-operatoria. In queste settimane, Zanardi è stato circondato dall’affetto dei familiari, con il figlio Niccolò che ha pubblicato numerosi post, ma anche della gente. Fuori dalle Scotte e in alcune città italiane sono apparsi striscioni di supporto al campione. Il tema? Sempre lo stesso: ’Alex non mollare’.