Dose fatale, muore 28enne Giovanissimi rinviati a giudizio

A dicembre il processo ai due per il decesso di un pizzaiolo di Castelnuovo. Avrebbero ceduto l’eroina che stroncò la vita dell’uomo il 7 maggio 2021.

Dose fatale, muore 28enne  Giovanissimi rinviati a giudizio
Dose fatale, muore 28enne Giovanissimi rinviati a giudizio

di Laura Valdesi

SIENA

Una vita che sfuma in una manciata di secondi. Pochi istanti, l’eroina acquistata per qualche decina di euro che scorre nelle vene. Il malore, quabndo meno te l’aspetti. Il cuore che non ce la fa. E cala il buio per sempre. Era morto così, da solo nell’abitazione che aveva in affitto in una frazione del comune di Castelnuovo Berardenga ma alle porte di Siena, il 7 maggio 2021, un pizzaiolo di 28 anni. Per questa tragedia dovranno affrontare il processo due giovanissimi, appena ventenni, difesi dagli avvocati Emiliano Bianchi e Silvia Taddei. Ieri alle 14,30 si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Chiara Minerva. Non erano in aula i due imputati. Il pm Siro De Flammineis ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi, i legali hanno avanzato varie eccezioni, chiedendo tra l’altro la riqualificazione del capo d’imputazione. Ma il gup Minerva ha deciso il rinvio a giudizio, fissando a dicembre la prima udienza di una vicenda molto delicata. E che ripropone, ancora una volta, il tema della diffusione dello spaccio, trasversale quanto ad età e professione, nella nostra provincia. Le grandi operazioni svolte dai carabinieri prima in Valdelsa e poi in Valdichiana, quindi anche a Siena, l’hanno testimoniato consentendo di svelare un dietro le quinte più comune di quanto non si pensi.

Le indagini svolte avevano consentito di ricostruire anche l’attività di spaccio di uno degli imputati da cui il pizzaiolo si sarebbe fornito in precedenza a più riprese. Già nel novembre 2020, spendendo in entrambe le circostanze 50 euro, più volte a dicembre dello stesso anno, quindi a inizio 2021 fino a quando aveva comprato la dose poi risultata fatale. Sarebbe stato proprio lo straniero di 20 anni, che vive in un’altra frazione di Castelnuovo, a dare l’eroina, per 50 euro, al pizzaiolo. La procura – l’inchiesta era stata coordinata dal pm Valentina Magnini – contestava in realtà ad entrambi il concorso nella cessione dello stupefacente da cui sarebbe derivato il malore che ha tolto la vita al 28 enne. "Intossicazione acuta da sostanza d’abuso", ossia l’eroina, il verdetto dopo gli accertamenti tecnici svolti.