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Disabilità e percorsi assistenziali Parte il programma salta attese

Il percorso Pass consentirà un accesso più equo a chi ha bisogni speciali. Ecco come funziona

Universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari: questo l’obiettivo del progetto regionale Pass. Effettuare un prelievo di sangue, una visita specialistica, un accertamento diagnostico, per chi ha una disabilità sia fisica che cognitiva può essere di base più difficoltoso e scoraggiante a causa di una serie di complicanze che possono subentrare, le cosìddette barriere ‘invisibili’. Per questo motivo la Regione, prima in Italia a realizzarlo, ha messo a punto, in collaborazione con i coordinamenti delle associazioni per la disabilità, il programma Pass (Percorsi assistenziali per i soggetti con bisogni speciali), per adeguare l’offerta sanitaria in modo da migliorare i risultati di salute delle persone con disabilità.

Per l’Asl Sud Est sono tre gli ospedali della rete Pass, uno per provincia: l’ ospedale di Campostaggia. Il San Donato di Arezzo, Il Misericordia di Grosseto "La Asl sud est ha accolto a braccia aperte questo progetto, – commenta il direttore sanitario, Simona Dei – perché entrare in ospedale per visite e accertamenti è indubbiamente uno stress per tutti. Sicuramente la cosa peggiora quando è coinvolta una persona disabile e la sua famiglia. Per questo abbiamo individuato i referenti e i professionisti per prendere in carico gli accessi di chi ha dei bisogni speciali".

La persona che vuole accedere al percorso può farlo con la Piattaforma Pass https:www607.regione.toscana.itportalmain?action=loginaccedere .