Dimore storiche aperte. Un viaggio nella storia

Domenica 26 maggio l’Associazione spalanca le porte di 550 monumenti. In provincia 13 gioielli visitabili, dai Castelli di Belcaro e Brolio a Villa Massaini.

Dimore storiche aperte. Un viaggio nella storia

Dimore storiche aperte. Un viaggio nella storia

C’è un grande museo diffuso, che si estende su tutto il territorio italiano, e di cui Siena fa parte con alcuni pezzi decisamente pregiati. Si tratta dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, che domenica 26 maggio celebra la sua quattordicesima Giornata nazionale, nel corso della quale ben 550 monumenti nazionali saranno visitabili, in linea di massima gratuitamente. Un evento che coinvolge castelli, rocche, ville, parchi e giardini, tredici dei quali si trovano su territorio senese.

Sono il Castello di Belcaro e la Villa Torre Fiorentina a Siena; Villa di Cosona e Palazzo Massaini a Pienza; Palazzo Bianciardi a Castellina in Chianti; Casa dell’Abate Naldi a San Quirico d’Orcia; il Castello di Contignano a Radicofani; Castello di Brolio e Badia a Coltibuono a Gaiole in Chianti; Borgo e Villa Monte Sante Marie di Asciano; Convento San Bartolomeo a Piancastagnaio; Castello di San Fabiano e Villa di Curiano a Monteroni d’Arbia.

Un’occasione per passare una domenica alla scoperta, o riscoperta, di un patrimonio storico e architettonico che dalla città si estende a tutto il territorio, passando tra boschi e colline, fondendosi con il passaggio in un unico incanto. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria e una lunga lista di partner di cui fa parta anche la Provincia di Siena.

"Questa giornata – spiegano i curatori – è l’occasione per riscoprire le bellezze nascoste del nostro Paese. Facendo visita a quei complessi monumentali che insieme costituiscono il più grande museo diffuso d’Italia, non solo sarà possibile godere di un patrimonio artistico e culturale troppo spesso ignorato, ma anche cogliere l’immenso valore sociale ed economico che la rete di dimore storiche rappresenta. Esse costituiscono un perno fondamentale per le economie dei borghi in cui si trovano".

L’Associazione Dimore Storiche italiane riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. "L’associazione – spiegano i curatori – promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori".

Riccardo Bruni