"Dal Franchi a Wembley, che grande emozione"

Gianmarco Borghi, grande tifoso della Robur, era allo stadio. "Una fatica, ma ne è valsa la pena"

Gianmarco Borghi, senese classe 1988, tifoso della Robur e portiere del San Quirico in Promozione, era tra i circa settemila tifosi azzurri a Wembley ad assistere alla finale. Una domenica di emozioni oltre che di fatica, visti i controlli e i tempi piuttosto stretti, poco più di 12 ore, tra arrivo a Londra e partenza. "E’ nata per caso questa possibilità – racconta Gianmarco – giovedì ho visto un link sui social che metteva in palio 1000 biglietti per tifosi italiani residenti in Italia per la finale. Ho provato e ce l’ho fatta: la trafila, seppur breve visto che c’era pochissimo tempo, è stata complessa. Un iter burocratico notevole, tra il tampone fatto sabato, e tutte le limitazioni del caso legate alla pandemia oltre che alcuni ritardi soprattutto dopo la gara". Gianmarco, come detto, è un grande tifoso del Siena e domenica ha potuto respirare dagli spalti un’atmosfera magica. "Senza dubbio è stato molto bello essere lì e vivere, seppur da avversario, un clima decisamente particolare. I cori dei tifosi di casa, il gol subito a freddo e lo stadio pienissimo, senza purtroppo grossi controlli e divisioni tra settori e supporter, lasciavano presagire una serata complicatissima invece per fortuna nella ripresa le cose sono cambiate. Il gol di Bonucci ho potuto vederlo da vicino in quanto era proprio sotto la nostra curva: è stata davvero una grande emozione che ha freddato lo spirito degli inglesi e reso più soft un’atmosfera inizialmente infernale. Poi i rigori, visti da lontano e con qualche difficoltà. La parata finale di Donnarumma è stata l’apoteosi, così come la premiazione, quando praticamente eravamo rimasti solo noi italiani nello stadio". Adesso per Gianmarco ci saranno cinque giorni di quarantena. "Ringrazio l’azienda per cui lavoro che mi ha permesso di poter fare smart working per questo periodo. Sono state ore stancanti ma ne è valsa decisamente la pena".

Guido De Leo