Crac ’Msb 1871’. Faro su Macchi e sponsorizzazioni

Il processo ai Macchi per il fallimento della Mens Sana basket 1871 a Siena rivela bilanci artefatti e crediti inesistenti, con focus sulle sponsorizzazioni e i rapporti interni.

Il faro puntato sul ruolo e l’operatività dei Macchi, padre e figlio, all’interno della Mens Sana basket 1871 che è poi fallita. E per cui sono adesso entrambi sotto processo. Solo il primo ieri era in aula per seguire l’udienza che ha visto sfilare anche ex nomi di spicco nella storia della società sportiva di cui sono stati acquisiti i verbali delle sommarie informazioni rese alla Finanza. Pm, parte civile e difesa hanno posto solo alcune domande ai testimoni, dall’ex direttore sportivo al presidente che ricoprì tale ruolo però dal settembre 2016 al luglio 2017, rendendo complesso seguire il filo conduttore delle ricostruzioni di una vicenda che, secondo il pm Benetti, presenta bilanci artefatti e l’indicazione di crediti inesistenti. Si è scavato in particolare sulle sponsorizzazioni, sulla difficoltà che c’era nel trovarle tanto che già prima dei Macchi si cercò fuori Siena per capire se il brand aveva ancora appeal. Si confidava in questo e nell’arrivo di nuovi soci per superare le difficoltà. Sono emersi anche flash curiosi come quando è stato riferito di una conversazione telefonica accesa tra Francesco Bertoletti ed il presidente Guido Bagatta, il primo sarebbe stato contrario ad un’iniziativa ad Amatrice. O come quando viene dipinto il rapporto fra Filippo Macchi e Bertoletti quasi come zio e nipote. "Ho avuto la percezione che ci fosse un legame forte e si volessero bene", ha detto il testimone.