Sarteano, l’Asl ‘commissaria’ la residenza sanitaria

L’idea del direttore generale D’Urso: spostare nella struttura del paese i pazienti covid delle rsa della Toscana meridionale

Il direttore generale dell'Asl D'Urso

Il direttore generale dell'Asl D'Urso

Siena, 17 aprile 2020 - «Cosa chiedo all’Asl? Che trovi il modo di trasferire gli anziani". Quelli che non sono contagiati. Nella voce del sindaco di Sarteano, Francesco Landi, si legge la gravità del momento. Bilancio da brivido otto morti nella casa di riposo di viale Europa dove il virus si è portato via anche un uomo che abitava a Chiusi, prima di arrivare nell’ex Onpi. Aveva 87 anni ed era ricoverato all’ospedale di Arezzo da una settimana. Una strage silenziosa in quello che si sta rivelando il focolaio più importante del Senese. Su cui bisogna gettare ‘acqua’ per impedire che il bilancio dei decessi salga a dismisura. "I messaggi con il presidente della Regione Enrico Rossi e con il direttore generale dell’Asl D’Urso sono andati avanti per l’intera giornata", le parole di Landi quando la notizia è di dominio pubblico.

E a tarda sera, dopo riunioni in videoconferenza fra il direttore generale dell’Azienda Antonio D’Urso e i suoi collaboratori più stretti, arriva la notizia. Gli ospiti della residenza sanitaria che sono negativi verranno trasferiti. Chissà, forse nella moderna struttura della Misericordia locale. Di più: la bella palazzina di viale Europa diventerà il polo dove troveranno spazio gli anziani positivi al Covid-19 non solo del Senese ma anche delle altre due province dell’Asl Toscana Sud-Est, vale a dire Arezzo e Grosseto. E di fatto l’Azienda subentra nella gestione, ‘commissariando’ la struttura. Inequivocabili le parole di D’Urso: "Secondo quanto concordato con il sindaco la Rsa di Sarteano, in questa fase di emergenza, sarà interamente dedicata all’accoglienza e alla cura degli ospiti positivi al Covid-19 provenienti dal territorio aziendale. Al contempo – prosegue il direttore generale – l’Azienda Usl Toscana Sud Est subentrerà nella gestione sanitaria attuando, così come definiti dalla Regione Toscana, livelli di cura previsti per le cure intermedie".

E ancora: "Per quanto riguarda le prestazioni sanitarie l’Asl si impegna a garantire l’utilizzo di tutto il personale del Comune di Sarteano e della cooperativa Vittorio Onlus". Quindi nessun operatore viene mandato a casa. "L’Azienda Usl Toscana Sud Est, d’intesa con il Comune, provvederà naturalmente, nell’ottica della separazione, intesa al massimo contenimento del contagio, all’immediato trasferimento degli ospiti negativi presso altra struttura idonea. Al termine di questo periodo – conclude D’Urso – l’Azienda si riserva, inoltre, di valutare un eventuale utilizzo della struttura come modulo specifico di ’cure intermedie’".

«Una guerra grossa", aveva commentato Landi quando ancora non era arrivato l’annuncio del direttore generale. "Ai tamponi eseguiti mercoledì, propedeutici allo spostamento dei no-covid dalla casa di riposo in un altro luogo di cui si occuperà l’Asl, sono risultati positivi altri 6. Invece 4 risultati contagiati dal tampone del 29 marzo – ecco lo spiraglio di luce – sono negativi al primo riscontro. Ne serve un altro per dirli guariti".

Buone notizie intanto per gli ospiti del ‘Santa Petronilla’ a Siena. Ben 10 si sono negativizzati, ne restano solo due positivi. E dei 9 operatori che avevano il coronavirus ne è ora rimasto solo uno. I tamponi del 7 e 10 aprile indicano che la strada è giusta. Il presidente della Società della salute Giuseppe Gugliotti è soddisfatto del risultato "anche se parlare di normalità può sembrare adesso difficile". © RIPRODUZIONE RISERVATA