Coronavirus Siena, e se dovesse fermarsi anche il Palio? Gli scenari possibili

Parla il sindaco De Mossi. Il 3 aprile ci sarà una prima verifica per capire il da farsi

Palio di Siena in una immagine di repertorio  (Lazzeroni)

Palio di Siena in una immagine di repertorio (Lazzeroni)

Siena, 18 marzo 2020 - Se non si fosse capito la portata e l'impatto anche sulla Toscana del coronavirus, basta sentire le parole del sindado di Siena De Mossi. Che, in conferenza stampa, sollecitato dalle domande dei cronisti, ha parlato di un possibile rinvio del Palio di Siena, viste le attuali condizioni che lasciano la regione praticamente immobile su tutto.

Chiusi gli stadi, i palazzetti, le chiese, i luoghi di culto, i musei. Quanto andrà avanti la quarantena? E che problemi potrà creare al Palio di luglio? Il sindaco ha illustrato l'unico possibile "piano b" nel caso che la carriera di luglio non potesse tenersi: ovvero spostare l'evento a settembre.

"E' infatti impossibile pensare a un Palio di Siena a porte chiuse", dice il sindaco facendo capire quanto le contrade, le loro manifestazioni e la loro attività sia essenziale per un avvenimento conosciuto in tutto il mondo e che ogni anno attira tantissimi turisti. Una prima verifica sulla possibilità dello svolgimento del palio di luglio si avrà il 3 aprile, quando si capirà se la quarantena a cui è sottoposta l'Italia proseguirà. Le attività correlate al Palio sono tante, non c'è soltanto la carriera. C'è dunque una pur minima probabilità che qualcosa di impensabile accada: il blocco del Palio di Siena, qualcosa che mai i senesi, dal dopoguerra, avrebbero pensato.