Come evidenziare condotte illecite. Scotte, regolamento per proteggere chi ha effettuato la segnalazione

Approvato un documento che declina le modalità di gestione dei casi. Canale interno oppure l’Anac

Come evidenziare condotte illecite. Scotte, regolamento per proteggere chi ha effettuato la segnalazione

Come evidenziare condotte illecite. Scotte, regolamento per proteggere chi ha effettuato la segnalazione

di Laura Valdesi

SIENA

Un Regolamento che riguarda la protezione delle persone che segnalano presunte violazioni ai sensi del decreto legislativo n.24 del 2023. Di coloro, insomma, che evidenziano eventuali irregolarità e illeciti di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro (cosiddetto whistleblowing), di interesse generale e non ovviamente personale. Un regolamento, che è stato aggiornato dal policlinico Santa Maria alle Scotte e presentato alle organizzazioni sindacali a tutto tondo, alla Rsu aziendale alle associazioni docenti universitari. Dandone al contempo massima visibilità sul sito web istituzionale dell’Azienda stessa. "Il presente regolamento – si legge nella premessa del documento declinato in 19 articoli – disciplina le modalità per la segnalazione delle condotte illecite, per la gestione delle stesse da parte di tutti i soggetti aziendali coinvolti e per garantire la tutela del segnalante".

Può essere presentata una ’denuncia’ interna, debitamente circostanziata quanto a luogo e tempo in cui si è verificato il fatto e alla descrizione di quest’ultimo. Può essere anche integrata da documenti e nomi "di soggetti potenzialmente a conoscenza dei fatti". Vengono prese in considerazione anche quelle anonime, sempre interne, solo se comunque vengono rese in modo da far rilevare la situazione rispetto a contesti determinati. La persona che racconta un episodio può anche ricorrere ad una segnalazione esterna all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ma solo se il canale interno non è attivo. Oppure se la ’denuncia’ interna non ha avuto seguito o magari ritiene che in tal caso potrebbe esserci il rischio di ritorsioni. Per raccontare un caso si può ricorrere alla piattaforma informatica "che garantisce la riservatezza della persona segnalante, dei soggetti menzionati e del contenuto della stessa". Si può fare naturalmente anche di persona fissando un appuntamento con il responsabile della prevenzione della corruzione ma poiché il colloquio avviene nel suo ufficio questo potrebbe esporre il whistleblower a visibilità, anche involontaria, da parte di terzi non offrendo quindi le stesse garanzia di riservatezza della piattaforma informatica.