Cinta senese, l’economia riparte dal gusto

La nuova campagna promozionale prende il via da Piazza del Campo, presentati anche il nuovo logo del Consorzio e il sito internet

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di Cristina Belvedere

Lardo di Colonnata e Cinta senese sono due tra le parole più cercate su Google. E non è un caso, visto che questa eccellenza locale, dopo aver rischiato l’estinzione, oggi è in crescita costante, registrando 4mila macellati annui e un fatturato tra 4 e 5 milioni di euro. Merito dei circa cento Porcari Toscani che si sono riuniti nel Consorzio capitanato dal presidente Daniele Baruffaldi. E proprio gli allevatori si sono ritrovati ieri in Piazza del Campo, dove hanno riportato i vari esemplari di Cinta senese dopo secoli di assenza.

Un modo per sottolineare, alla presenza del vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, del vicesindaco Andrea Corsi e dell’assessore comunale al Commercio Alberto Tirelli, il lavoro alla base del percorso di rinascita di quello che è un prodotto di nicchia, a denominazione di origine protetta, molto richiesto. "Quello di oggi – ha sottolineato Baruffaldi – vuole essere un modo per ripartire, per creare una campagna di informazione e nuovi interessi. Se ci fermiamo potremmo perdere un treno molto importante. Perché la crescita lenta ma costante, forse a causa anche del Covid, si è fermata".

La situazione non è come negli anni ’80, quando l’allevamento della Cinta era stato ritenuto poco produttivo e quasi abbandonato. "La Cinta senese – ha detto Saccardi – è una Dop da anni e uno dei prodotti più ricercati in assoluto. Se avessimo una produzione maggiore avremmo di sicuro un mercato. Faremo una misura per proteggere gli allevatori e gli animali, per realizzare recinzioni a protezione di questa razza, fcendo il possibile perché questa razza e questa eccellenza cresca, si fortifichi, aumenti e si diffonda sempre di più". Una razza oggetto di studi anche da parte dal Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie dell’Università di Firenze che conferma la sua unicità, come spiegato dalla docente Carolina Pugliese che ha illustrato ricerche sulla genetica, i sistemi di allevamento, l’alimentazione, e la qualità dei prodotti.

E mentre lo storico senese Duccio Balestracci ha parlato dell’iconografia e del significato di prosperità legato alla Cinta senese, raffigurata anche nel ’Buon Governo’ del Lorenzetti, il presidente di Qualivita Mauro Rosati ha sottolineato invece come la "Cinta è il fulcro dell’economia sense e toscana". Di qui tre proposte: "E’ necessario rafforzare il Consorzio per mettere in campo strategie condivise – ha detto Rosati –, fare una campagna che valorizzi la figura del Porcaro Toscano come elemento portante del sistema produttivo e infine puntare sulla sostenibilità che è uno degli obiettivi della nuova Pac nel 2023. Abbiamo un vantaggio – ha concluso – siamo competitivi rispetto agli altri allevamenti".

Da parte sua, l’assessore Tirelli ha commentto: "Bisogna ridare fiducia e sostegno al Consorzio della Cinta senese che è tornata in Piazza del Campo nel primo giorno di BuyFood, importante vetrina delle eccellenze toscane. Mentre tutti cercano di ripartire, noi giochiamo d’anticipo grazie a un territorio eccezionale che va gustato con un turismo slow".