
Tre testimoni sono stati sentiti ieri nella prima udienza dove è stata fatta istruttoria del processo per il maxi appalto dell’Ato Sud da 171 milioni per 20 anni, quindi circa 3 miliardi e mezzo, destinato a garantire la gestione dei rifiuti nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena. Processo che vede imputati Andrea Corti, difeso da Enrico e Lorenzo De Martino, all’epoca direttore generale di Ato, quindi Eros Organni e Marco Buzzichelli, assistiti dallo studio Zilletti e Sirotti. Chiamate in causa Sei Toscana e Sienambiente (quest’ultima difesa da Fabio Pisllo) per la responsabilità ai sensi del 231 dei loro ex dipendenti Organni e Buzzichelli. Le accuse spaziano per gli imputati, a vario titolo, dalla corruzione alla turbativa d’asta. Ha testimoniato ieri l’ingegner Andrea Mazzetti dalle cui parole non sarebbe emersa alcuna costrizione nei suoi confronti da parte di Corti, accusato anche di induzione indebita. Anzi, una collaborazione di lungo corso. Ascoltati inoltre l’ingegner Enzo Tacconi, respinsabile unico del procedimento, infine sul banco dei testimoni anche Luca Teglia, all’epoca nell’assemblea dell’Ato. Si riprende il 18 novembre.