Cavallo calcia e colpisce fantino Appassionato di corse condannato per falsa testimonianza

Aveva detto che ci sarebbe stato un cambio prima della batteria nel Memorial Columbu

E’ costata cara ad un appassionato delle corse in provincia la testimonianza fatta davanti al giudice di pace in un procedimento penale che vedeva al centro le lesioni riportate da un fantino, colpito dal calcio di un cavallo nell’area riservata mentre veniva riportato al van dopo la batteria, in occasione del Memorial Antonio Columbu del settembre 2013 a Monteroni. Fu colpito ad una spalla. Nel riferire le circostanze rappresentò al giudice, per quanto di sua conoscenza, la sostituzione di un cavallo con un altro. Solo che l’imputato che deteneva l’animale, un fantino, venne assolto per insufficienza di prove. Parte civile e procura avevano fatto appello con la prima che presentò querela contro l’appassionato di corse per falsa testimonianza. Il puro che avrebbe indicato quel giorno non sarebbe stato in Val d’Arbia. Di qui il processo davanti al giudice Grandinetti che si è concluso con la condanna dell’imputato e il deposito della motivazione entro 15 giorni. "Mi riservo di appellarla", annuncia da subito l’avvocato Nicola Giuliani che assisteva l’uomo.

Bisognava chiarire insomma nel processo se avesse detto o meno la verità quando era stato ascoltato. Ossia che il soggetto che corse a Monteroni apparteneva ad una donna conosciuta nell’ambiente invece che al fantino sulle prime chiamato in causa. Nell’arringa l’avvocato Giuliani ha sostenuto che il fatto riferito dal suo cliente fosse inoffensivo in quanto la sostituzione del cavallo era ininfluente per il decisum del giudice penale, sia di primo che di secondo grado. Difatti il tribunale, quale giudice d’appello, ha condannato l’imputato assolto in primo grado non rilevando la proprietà del cavallo ma la detenzione e custodia materiale dello stesso al momento dell’incidente. Tuttavia è arrivata la condanna per falsa testimonianza dell’appassionato di corse.