
La riunione dell’osservatorio delle politiche abitative
Siena, 22 febbraio 2024 – Da una parte la novità di un bando pilota per incentivare i contratti a canone concordato, dall’altra numeri sulla situazione abitativa a Siena decisamente allarmanti. Sono stati resi noto in occasione della riunione operativa dell’osservatorio territoriale sulle politiche abitative, coordinatore da Micaela Papi, assessore al sociale e alle politiche della casa, e dal vicesindaco con delega all’urbanistica Michele Capitani.
La fotografia attuale, risalente alla graduatoria 2020, è di 178 alloggi assegnati a fronte di 278 domande al bando per alloggi di edilizia residenziale pubblica. Ma il numero delle persone in attesa è destinato a triplicare: "Per il bando 2024 – ha detto l’assessore Papi – prevediamo un aumento delle richieste del 40 per cento, circa 500 domande con la possibilità di assegnare 200 alloggi". Si partirà quindi da un -300 nel rapporto tra domanda e offerta, un’emergenza reale che potrebbe almeno in parte essere colmata se non si trascinasse una questione di vecchia data: la difficoltà per Siena casa di avere a disposizione tutti i propri alloggi. Quelli non utilizzabili, da ristrutturare, superano il dieci per cento del patrimonio: 115 sui 1050 a disposizione del Comune di Siena.
«Di questi – ha precisato ancora Papi – 82 sono in attesa di fondi e progetti, 22 fanno parte del piano presentato da Siena casa alla Regione lo scorso luglio, 12 saranno recuperati grazie al bando ’Habitus’ della Fondazione".
In passato c’era chi, come Mauro Marzucchi, aveva proposto di vendere agli inquilini alcuni appartamenti, per recuperare risorse da destinare al recupero degli alloggi inutilizzabili. E si ricorderà come Siena casa non ha dato seguito al progetto dell’insediamento in viale Bracci, su terreno acquistato a suo tempo dal Consorzio agrario, per cui era previsto un finanziamento regionale. Restano, abbandonate, le recinzioni di un cantiere mai nato.
Altro versante molto preoccupante quello del contributo affitti: a fronte di 345 domande ammesse per 846.647 euro, è disponibile un terzo della somma, 293.700 euro. "Il risultato è apprezzabile – ha detto l’assessore Papi – perché la misura non trova più finanziamento dai fondi dello Stato e il Comune ha fatto un grande sforzo per reperire nelle pieghe del bilancio risorse proprie". In più destinati 76mila euro da destinare ai proprietari delle abitazioni in caso di sfratti per morosità incolpevole.
Un quadro preoccupante, al quale l’amministrazione prova a rispondere con iniziative nuove, come il bando per incentivi economici al proprietario che decida di affittare a canone concordato oppure di rinegoziare a tale livello contratti più alti, con contributi rispettivamente di tremila e mille euro. "Vorremmo anche coinvolgere i proprietari – ha aggiunto l’assessore Papi – a immettere sul mercato alloggi a oggi vuoti perché necessitano di una ristrutturazione dai costi elevati. Stiamo valutando con Ance e Ordini professionali una convenzione su questo".
Il vicesindaco Capitani ha ricordato l’azione sul fronte del ’social housing’, per fornire opportunità a chi è in difficoltà a reperire un alloggio sul mercato: "Nel piano operativo questa voce deve essere distinta dal residenziale tradizionale. Poi individuare immobili adatti e capire se il mercato senese è adatto. Per questo serve una banca dati aggiornata".