Caritas, aiuti a 500 famiglie I casi aumentano

Il direttore Faralli: "Si rivolgono a noi per il cibo. Ma anche per pagare bollette e retta universitaria"

di Luca Stefanucci

Sotto la superficie di un territorio benestante premono storie di sofferenza e di difficoltà. Perché anche la Valdichiana, dietro la bellezza dei paesaggi, la tranquillità dei borghi e la qualità dei prodotti, ha un lato più "oscuro" e che sovente finisce ai margini del dibattito pubblico. Un lato tratteggiato da persone che purtroppo faticano ad arrivare a fine mese, da famiglie che non sanno dove trovare le risorse per far studiare i figli o che non riescono mettere insieme il pranzo con la cena. Storie reali, spesso sconosciute ai più ma non certo alla Caritas Diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza che quotidianamente offre aiuto e supporto a chi per svariati motivi vive tra le fragilità. "La situazione purtroppo è molto difficile nel nostro territorio - spiega il direttore della Caritas diocesana Giuliano Faralli - anche stamani (ieri ndr) sono arrivate sette richieste di aiuto. Si rivolgono a noi per il pacco alimentare ma pure per pagare le bollette, fare acquisti, mettersi in pari con la retta universitaria dei figli, facciamo anche microcredito. Siamo un riferimento del sud della provincia, le parrocchie svolgono un ruolo fondamentale. Fino allo scorso mese servivamo circa 500 famiglie sul territorio ma ora i casi sono aumentati e la situazione legata al Covid ha peggiorato le cose perché in molti non hanno più un lavoro".

Una trentina di volontari, tanto lavoro da fare tra l’emporio alimentare e quello vestiario (in via Redi a Montepulciano dove è la sede) e poi la distribuzione dei viveri nei vari comuni, la logistica, le idee da portare avanti. Presto infatti sarà attivo un servizio doccia che sarà utile per i senzatetto in vista dell’inverno. La situazione sociale negli ultimi anni è cambiata, le richieste di aiuto non hanno più una geografia specifica. "Molti cittadini originari dei nostri paesi, penso agli anziani - continua Faralli - si affidano a noi, i disagi non riguardano più solo gli extracomunitari: direi che siamo in una situazione di parità". L’aiuto serve sempre, Caritas per portare avanti le sua fondamentali attività si avvale dei fondi che arrivano dall’8x1000, delle offerte dei cittadini, di iniziative sempre partecipate come la colletta alimentare. "Svolgiamo un servizio per tutti - conclude Faralli - chiediamo aiuto anche alle istituzioni pubbliche, se si avvalessero di più di organizzazioni come la nostra, ma anche della Misericordia, si potrebbero moltiplicare le risorse: penso, ad esempio, alla gestione dei buoni spesa".