"Cambio di passo nella partita con l’Europa Con Draghi va in campo la squadra migliore"

Fabio Petri, presidente di Cna e di ArtigianCassa: "Non sono in gioco solo 209 miliardi di euro, ma anche le riforme mai fatte. Il modello danese? Vorrei un modello italiano, con tasse sostenibili e un nuovo contratto da firmare tra contribuenti e lo Stato"

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di Pino Di Blasio

Anche Fabio Petri, presidente di Cna Siena e vertice nazionale di ArtigianCassa, si aspetta un cambio di passo dal Governo Draghi. E’ il mantra che ripetono tutti, ma se pronunciato dal candidato alla presidenza nazionale dell’associazione degli artigiani, con l’assemblea che sarà convocata a dicembre per il voto, assume un altro valore.

Cosa si aspettano gli artigiani da Draghi?

"Un cambio di passo sui tempi delle decisioni. Il Governo Conte si era impantanato per problemi di convergenze politiche. Non c’era solo la questione del Mes, anche se era la più evidente. C’erano altri temi sui quali non sono riusciti a trovare una sintesi. Draghi ha campo libero e la forza dei numeri che gli permette di andare dritto al punto".

Qual è il tema cruciale?

"Il capitolo Europa, tra Recovery Plan e riforme. Non è una partita semplice, sarà molto complicato riuscire a centrare tutti gli obiettivi. Ma la giochiamo con i migliori giocatori".

Il suo giudizio su Conte?

"Ha dovuto affrontare un’emergenza gravissima, chiunque avrebbe avuto difficoltà. Con una maggioranza nella quale i 5Stelle avevano la golden share e portavano avanti temi demagogici e strumentali, era impossibile affrontare questioni con una visione più ampia. Conte ha navigato in acque tempestose".

Cosa pensa della candidatura dell’ex premier a Siena?

"Penso sarebbe un errore, per chi lo propone e per la politica locale. Non è un problema di Conte, ma di qualunque nome venga da Roma. Che sancirebbe la sconfitta e l’incapacità della politica senese".

Il Governo Draghi sarà quello del fare?

"Credo non possa essere altrimenti. E’ un governo tecnico politico, che dovrà traghettare l’Italia e farle cogliere tutte le opportunità che l’Europa ci mette a disposizione. Non sono solo i miliardi di euro, le chance di crescita verranno anche da quelle riforme mai fatte".

Si riferisce soprattutto alla riforma fiscale?

"Non puoi sfogliare le tasse una alla volta, la riforma deve essere complessiva, altrimenti il problema si sposta da una imposta all’altra".

Le piace il modello danese?

"Non so se seguiremo Copenaghen, mi sembra che ci siano tante differenze. Mi convince parlare di un modello, qualunque esso sia. Mi auguro che si dia corpo a un modello fiscale italiano, capace di rimettere in sintonia il contribuente con lo Stato. Il contratto sociale tra il fisco e i cittadini è saltato da tempo, va rifirmato uno nuovo. Le tasse giuste sono quelle sostenibili, quelle vessatorie sono una spinta all’evasione".

Passiamo ai ministri. Cosa chiederà a Speranza, ministro della Sanità?

"L’intesa con Tls sugli anticorpi va firmata prima possibile. Assieme agli investimenti per far ripartire lo stabilimento di produzione dei vaccini. Serve un piano Marshall per le vaccinazioni, la crisi economica non si risolverà se non si supera l’emergenza sanitaria. Al ministro Speranza chiedo un cambio drastico sulle comunicazioni di divieti e regole. Non si può continuare con blitz e diktat in 24 ore, sono provocazioni nei confronti delle categorie economiche. Non discuto la correttezza delle chiusure o dei colori delle Regioni. Contesto un metodo che genera rabbia negli operatori. Se i dati sono noti a inizio settimana, che senso ha aspettare venerdì?".

Le piace Giovannini alle Infrastrutture?

"Ho conosciuto il ministro Giovannini in Cna a Roma, quando era ministro del Lavoro e all’Istat. E’ molto preparato, conosce la macchina organizzativa e possiede l’autorevolezza necessaria per imporre un cambio di marcia. Gli investimenti sulle infrastrutture erano un problema prima della pandemia, figuriamoci ora. L’imperativo è finire le opere che sono a metà, poi si pensa al resto. Due Mari e Tirrenica, per pensare alle strade, sono direttrici di importanza vitale, per questo territorio e per tutto il Paese".