
Controlli dei vigili
Siena, 30 maggio 2019 - ‘Cacio & Pere’, il caso oggi arriva in giunta. Si cercherà una soluzione per consentire al locale di riaprire i battenti ma nel rispetto delle regole che permettano una convivenza civile con i residenti di via della Stufasecca che hanno inviato esposti a Palazzo Pubblico. Che lamentano il troppo rumore e non vogliono che la strada si trasformi in una nuova via Pantaneto. Bisognerà vedere se le due parti – Comune e titolari del locale trasferito di recente dove si trovava prima ‘La Diana’ – parlano lo stesso linguaggio e si riesce a trovare la quadra.
Intanto «è stata depositata in procura la comunicazione di reato in quanto il locale, come si ricorderà, aveva aperto nonostante ci fosse un’ordinanza di sospensione dell’attività». A confermarlo è stato lo stesso comandante della Polizia municipale, Cesare Rinaldi. Una ‘disobbedienza’ che potrebbe configurare la violazione dell’articolo 650 del codice penale che delinea il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Nel primo pomeriggio di ieri si è svolto poi l’atteso incontro in Comune. Non c’erano componenti della giunta, a ‘guidare’ è stato il segretario generale di Palazzo Pubblico Michele Pinzuti. Con lui la vice comandante della polizia municipale Palmas, con l’apporto di Cateni e Bossini. Una mano tesa da parte dell’amministrazione, che sta esaminando la relazione tecnica e i rilievi fonometrici notturni depositati dal titolare a seguito dell’ordinanza. Il gestore Luca Cianfarana era accompagnato ieri anche dall’avvocato Nicolò Carnemolla che sta seguendo la delicata vicenda. L’idea dell’amministrazione è ora quella di valutare alcuni elementi e delimitare il recinto entro il quale il locale può riprendere ad operare. Entro la settimana sono attese novità. «Il tanto atteso incontro si è risolto in un nulla di fatto», scrive ‘Cacio&Pere’ in una nota giunta in tarda serata. «Nessun assessore si è presentato. Ciò nonostante abbiamo intavolato un cordiale, a tratti anche piacevole, colloquio con i tecnici, molto gentili nel riceverci ma senza ‘potere’ di poter discutere dell’ordinanza. Ci è stato comunicato che – conclude – la questione sarà discussa in giunta. Rimaniamo in attesa, sempre più amareggiati dalla situazione».