BuyFood, Siena rimane a digiuno La kermesse resta solo a Firenze

L’assessore Fattorini: "La visione ‘fiorentinocentrica’ della Saccardi è miope". Cenni, Pd: "Occasione persa"

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di Cristina Belvedere

BuyFood, vetrina delle eccellenze agroalimentari nata a Siena, si congeda e trasloca a Firenze. A soli sette giorni dall’entrata a regime del rimpasto di Giunta con l’uscita di scena dell’assessore Alberto Tirelli, deus ex machina dell’evento, a sorpresa è arrivato l’annuncio della Regione, che ha fissato le date della kermesse l’11 e 12 ottobre, confermando la modalità degli incontri B2B tra 60 imprese, con prodotti ottenuti in Toscana e buyers nazionali e stranieri.

La notizia ha destato clamore in città, perché BuyFood aveva debuttato quattro anni fa al Santa Maria della Scala, svolgendosi anche durante l’emergenza sanitaria su piattaforme web. Nell’annuncio della Regione con le parole di Stefania Saccardi, nessun riferimento al trasferimento da Siena a Firenze, anche se pare che sulla decisione abbiano influito alcune difficoltà logistiche, già evidenziate in passato dalla Camera di Commercio di Firenze, dalla Fondazione Sistema Toscana e da PromoFirenze.

Il nuovo assessore al Turismo e commercio del Comune, Stefania Fattorini, è categorica: "E’ una decisione che lascia molto perplessi e che lede tutta la comunità senese. Siena è storicamente la culla dei prodotti di eccellenza – prosegue – e il Santa Maria è la cornice perfetta per accogliere eventi di livello che valorizzano le eccellenze del territorio, non solo senese, ma toscano. Le Terre di Siena sono ricche di Dop, Igp e prodotti agroalimentari tradizionali. La visione ‘Firenze centrica’ dell’assessore Saccardi è miope e rischia di penalizzare fortemente il resto dei territori, Siena per prima".

Stupita anche la parlamentare Susanna Cenni, Pd: "Per Siena è una perdita importante. Sono convinta delle grandi potenzialità che la città può avere, investendo di più sull’agroalimentare di qualità, mettendo meglio a sistema una ricchezza straordinaria, le competenze accademiche e scientifiche. Non conosco le ragioni di questa decisione, ma spero che le istituzioni locali si attivino per recuperare questa occasione importante".

A non ’digerire’ il trasferimento di BuyFood a Firenze è anche il direttore della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati: "Stando al Rapporto Ismea, Siena è la nona provincia in Italia e la prima in Toscana per prodotti Dop e Igp, mentre è quarta per il vino. Qui il valore culturale di produzioni Dop e Igp si sposa con il patrimonio storico e artistico. L’assessore Saccardi ha fatto una scelta politica, in ottica ’Firenze centrica’, di cui non capisco le motivazioni. Ma molti faticano a comprenderle".

Sul caso hanno presentato un’interrogazione urgente la consigliera regionale Pd, Anna Paris e il capogruppo Pd, Alessandro Masi.