Bollette, rincari e più di 60 sfratti Che autunno nero per gli inquilini

Proprietari e locatari agli sportelli del Sunia. E c’è chi fra affitto e fatture della luce è già diventato moroso. Il segretario provinciale Andrea Quadri: "Chiesto un incontro con il Prefetto per una commissione"

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Sessantatré sfratti programmati ed eseguiti negli ultimi 4 mesi, con una media in pratica di uno ogni due giorni e la possibilità di averne altrettanti da oggi a fine anno. Col rischio che il caro bollette metta il turbo alla morosità degli inquilini senesi, mandando all’aria i pagamenti dei canoni di locazione. L’autunno che si prospetta davanti, per il Sunia di Siena e il suo segretario provinciale, Andrea Quadri, potrebbe essere caldissimo. "L’ultimo dato a nostra disposizione – spiega Quadri – parla di una media di 15 sfratti al mese. Si tratta di numeri che rischiano di crescere a causa della crisi energetica. Per questo motivo, insieme agli altri sindacati degli inquilini, Uniat e Sicet abbiamo chiesto un incontro con il Prefetto".

L’obiettivo del faccia a faccia: chiedere l’istituzione di una commissione per gestire il passaggio da casa a casa. In pratica consentire una graduale esecuzione degli sfratti per morosità incolpevole a cui il mercato non garantisce un nuovo alloggio e trovare misure di accompagnamento che favoriscano il passaggio da una casa all’altra.

"Le richieste d’aiuto e di informazioni gestite dal nostro sportello spiega Quadri – nelle ultime settimane sono aumentate. Soltanto nell’ultimo periodo ne ho avute personalmente 18. Arrivano da cittadini e inquilini in prevalenza italiani, ma anche da famiglie straniere".

Il mantra è quasi sempre simile: su un canone di locazione che, mediamente, si aggira fra i 600 e i 900 euro, gli inquilini devono mettere in conto bollette con cifre che, in certi casi, sono simili al canone di locazione stesso. "Portando la cifra da pagare a fine mese anche oltre i 1.200 euro". Il rischio di mandare all’aria i conti degli inquilini, ma anche quelli dei proprietari, è altissimo.

"Al Sunia si presentano anche molti proprietari di casa per chiedere informazioni, preoccupati dalla situazione. I casi di maggior fragilità, per gli inquilini, riguardano persone che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro e già si trovavano in difficoltà col pagamento del canone di locazione". Ma allora quali possono essere le soluzioni? "Quello che chiediamo è prima di tutto l’ampliamento del fondo per la morosità incolpevole e la possibilità di rateizzare le bollette. Mentre su base locale il Comune potrebbe prevedere un aumento della platea dei destinatari che ora prevede un tetto Isee a 18mila euro. Per quanto riguarda invece i proprietari una delle misure adottabili e la rinegoziazione del canone di locazione che prevede dei bonus da parte dell’Agenzia delle Entrate ai proprietari in caso di riduzione". Il piano però è già iniziato ad inclinarsi e fermare la pallina impazzita delle morosità, prima dell’inizio dell’inverno sembra difficile. "Il primo passo è lavorare su una commissione che gestisca l’emergenza. Siamo preoccupati anche per i soggetti più fragili, cioè gli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica. Potrebbero essere i primi a pagare il prezzo dei rincari, il livello di guardia deve restare alto".

cla.cap