PINO DI BLASIO
Cronaca

Biotecnopolo, Prometheus ha fretta. Domani il comitato scientifico convocato per validare il progetto

Tempismo sospetto e boatos su statuti e direttori generali nominati. Due bozze sugli anticorpi, una senza le aziende senesi. Baccheschi: "Il Consorzio di imprese si formerà solo se ci sarà il via libera" .

Biotecnopolo, Prometheus ha fretta. Domani il comitato scientifico convocato per validare il progetto

Biotecnopolo, Prometheus ha fretta. Domani il comitato scientifico convocato per validare il progetto

La prima sensazione è quella di avere a che fare con un quartetto jazz, più che con una fondazione scientifica, infarcita di premi Nobel e ricercatori di fama. Poi, parlando con i protagonisti, si è attenuata la versione di assoli e improvvisazioni sul progetto da approvare. Ma è rimasta l’impressione di fretta, un po’ sospetta, di presentarlo al comitato tecnico scientifico domani, un giorno prima delle elezioni europee e amministrative.

Per spiegare cosa sta succedendo dalle parti del Biotecnopolo e del centro antipandemico, ripartiamo dalle scadenze. Domani il comitato scientifico, composto da 10 membri tra cui Franco Locatelli, Giorgio Palù, Luisa Bracci oltre ai direttori generali del ministero della salute e della ricerca (il premio Nobel Emmanuelle Charpentrier, designata dal dicastero della salute, dovrebbe aver lasciato l’incarico a Siena) si riunirà appositamente per dare l’avallo scientifico al progetto della rete Prometheus. Presentato, a grandi linee, prima al ministro delle Imprese Adolfo Urso, poi in Regione in qualità di stakeholder di Toscana Life Sciences, infine al cda del Biotecnopolo, che avrebbe dato il suo assenso di massima, in attesa della validazione scientifica del comitato.

Il progetto ruota attorno alla ricerca e sviluppo di anticorpi monoclonali contro i virus emergenti, con il coinvolgimento delle imprese senesi della rete Prometheus, più un paio di grandi aziende e multinazionali anche straniere, e istituti di ricerca italiani, europei e americani. Un’idea da 30 milioni di euro, anche se sulle cifre c’è riserbo. Il problema è che al comitato scientifico sono arrivate due bozze del progetto, una firmata da tutte le aziende, l’altra solo da AchilleS Vaccines e dal presidente Paolo Rossi. L’assenza di Philogen, con il socio Dompè, e Diesse Diagnostica senese, ha generato i primi dubbi tra chi deve validare il progetto. Oltre alle perplessità sui contenuti scientifici e tecnici e sul budget che sarebbe destinato ad aziende americane, che agitano i sonni dei membri del comitato tecnico.

Altre perplessità, le logiche da circolo degli Illuminati che sembrano regnare dalle parti del Biotecnopolo. Il sindaco Fabio rivela a La Nazione che "il nuovo statuto è stato firmato da tutti, anche dal sottosegretario Mantovano". Dalle parti del cda si sussurra che il direttore generale sarebbe stato già nominato. Ma una fondazione scientifica non si regge sui ’si dice’ e sulle indiscrezioni. Servono statuti che diventano leggi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, per cambiare le regole preesistenti.

Da parte loro, le imprese senesi rispondono con tranquillità. Duccio Neri, ad Philogen: "Pensavo mi chiamasse per il successo che abbiamo avuto all’Asco a Chicago nella presentazione dei risultati nello studio di fase III Pivotal di Nidlegy nel melanoma. Il progetto degli anticorpi, senza Philogen nel team, chi dovrebbe produrli"? Riccardo Baccheschi, ceo AchilleS Vaccines: "Il consorzio Prometheus, che comprende le imprese senesi che si sono messe a disposizione del Biotecnopolo, si formerà solo se il progetto sarà approvato. Nessuno fa consorzi a scatola chiusa, useremo anche know how esterni all’Italia, non disponibili nel nostro Paese".