Elena Marmugi
Cronaca

Paese intero raccoglie fondi per l’ospedale. “Grazie per aver curato Daria e Sofia”

La storia arriva dal piccolo borgo di Badia a Ruoti dove i genitori delle gemelline nate premature hanno lanciato l’iniziativa in favore del reparto di terapia intensiva neonatale delle Scotte di Siena. Raccolti e donati 4500 euro

Simona e Sauro con Daria e Sofia durante la festa organizzata per il primo compleanno delle piccole
Simona e Sauro con Daria e Sofia durante la festa organizzata per il primo compleanno delle piccole

Badia a Ruoti (Arezzo), 15 luglio 2023 – Due che diventano quattro. In un giorno la vita di Simona è Sauro è cambiata, per amore e con amore. Daria e Sofia sono le "altre due" piccole protagoniste di questa storia. Hanno un anno di vita ma, a raccontarlo tappa tappa, sembrano molti di più. Perché in questo tempo le gemelle hanno già visto diversi reparti ospedalieri e un numero imprecisato di specialisti. E' così, ed è vita. In questo caso però occorre saperla accettare cercando di non impazzire. Per nulla semplice quando partorisci due figli prematuri. Il 29 maggio di un anno fa Simona inizia il suo viaggio da Badia a Ruoti (piccolo borgo nell'entroterra aretino) verso l'ospedale delle Scotte a Siena dove ha dato alla luce Daria e Sofia. "Da lì è stato tutto molto veloce e confusionario - racconta la giovane mamma - da che ero incinta mi sono ritrovata con le bambine in terapia intensiva neonatale. Mi è sembrato un attimo eterno". In queste situazioni il tempo raramente corrisponde a quello che siamo abituati a intendere in termini di ore, minuti... "Ora, col senno di poi, mi viene da dire - sorride Simona - che paradossalmente il grande caos mentale quasi mi ha aiutato a superare questo lungo periodo". Ma quella confusione non è stata l'unico supporto per questa piccola grande famiglia. E' servito molto di più.

"I professionisti che si sono presi cura di noi nella terapia intensiva e subintensiva neonatale alle Scotte ci hanno fatto sentire al sicuro, sempre - continua - E quando la vita ti impone di attraversare un percorso così complesso sentirsi al sicuro è qualcosa di inspiegabile e miracoloso. Per questo vogliamo mandare un messaggio di grande speranza ai neogenitori che si trovano nei nostri stessi panni". Parole che escono dal cuore e che, anche questo è eccezionale, hanno trovato un seguito nei fatti. Per il primo anno delle bambine Simona e Sauro hanno organizzato una grande festa con oltre cento persone con l'obiettivo di ricevere un regalo molto particolare: "Abbiamo chiesto ai partecipanti, a titolo volontario ovviamente, di sostenerci nella raccolta fondi per la terapia intensiva neonatale delle Scotte. E' stata la nostra casa, la nostra famiglia. Ci hanno accompagnato passo passo rassicurandoci fin dal primo giorno quando noi siamo tornati a casa ma le bambine sono rimaste nelle incubatrici neonatali. 'Sono le vostre figlie, ma per ora le accudiamo noi', non scorderò mai queste parole perché da qui ho capito di essere entrata davvero in una nuova famiglia. E così mi sono affidata. Grazie anche alle altre mamme che quando con un abbraccio, quando con un sorriso mi hanno fatto sentire accolta. La catena umana delle mamme è davvero rassicurante. Non ti fa sentire sola, anzi. C'è un'intesa spontanea che nasce insieme ai nostri figli. Non importa parlare la stessa lingua, basta uno sguardo, un sorriso. Per me sono stati fondamentali e a mia volta ho cercato di renderli indietro e trasmetterli a chi è arrivato dopo di me".

Dentro l'ospedale e fuori. Si perché Daria è uscita dopo tre mesi di cure nella terapia intensiva e subintensiva mentre Sofia circa un mese dopo la nascita. E in questo tempo c'è voluta tutta la pazienza e la calma acquisite durante il percorso di attesa che ha accompagnato questa famiglia fino al ricongiungimento. "Prima è tornata a casa Sofia, poi Daria - racconta Simona - non è stato semplice, ma passo dopo passo senza darci fretta ce l'abbiamo fatta. Il nostro grazie va ai medici, agli infermieri, agli oss, a tutti gli specialisti e ai sanitari che hanno curato e protetto le nostre bambine, e noi con loro, alle Scotte". Il loro grazie si è tradotto nella raccolta di 4500 euro durante la festa dedicata alle bambine. Un cifra molto consistente se si pensa che arriva appunto da un piccolo paese.

"La festa abbiamo deciso di farla al campo sportivo di Badia a Ruoti, e non ci saremmo mai aspettati tanto. Per questo vogliamo ringraziare anche tutti gli amici e i parenti che hanno contribuito".

"Il suo generoso gesto - hanno risposto dall'ospedale - dimostra fiducia e l'attaccamento che ripone nella nostra istituzione e motiva tutti noi a lavorare con impegno e dedizione per migliorare l'assistenza sanitaria e i servizi ai nostri pazienti". Donare è semplice, sul sito dell'ospedale ci sono tutte le indicazioni per poterlo fare (a questo link https://www.ao-siena.toscana.it/sostienici/), un piccolo grande gesto che fa davvero la differenza.