Laura Valdesi
Cronaca

Bambino di 5 anni caduto dalla finestra, la polizia premia le dottoresse che lo salvarono

Consegnata a Stefania Foderi e Belinda Vaselli una pergamena dal questore Pietro Milone. “Nessun gesto particolare, è il nostro dovere. Quale cittadino non avrebbe aiutato un bambino a terra?”, dicono

Le dottoresse Stefania Foderi e Belinda Vaselli premiate dal questore (Foto Di Pietro)

Le dottoresse Stefania Foderi e Belinda Vaselli premiate dal questore (Foto Di Pietro)

Siena, 11 aprile 2024 – “Dimostrando encomiabile altruismo, umana sensibilità ed alto senso civico, lasciava le proprie occupazioni per prestare immediato soccorso ad un bambino di 5 anni, che era precipitato dalla finestra della propria abitazione sita in pieno centro, da un’altezza di 10 metri dal suolo. Grazie alle prime tempestive manovre effettuate in attesa dell’intervento dei sanitari del 118, il minore veniva trasportato in gravi condizioni, ma non pericolo di vita, all’ospedale Meyer di Firenze”. Firmato il questore Pietro Milone. Che ieri ha voluto consegnare una pergamena, in occasione della Festa della polizia al teatro dei Rinnovati a Siena, a due dottoresse di Poggibonsi, Belinda Vaselli e Stefania Foderi, che furono preziose quel 25 maggio 2023 per salvare il piccolo ferito. «Un gesto particolare? Direi spontaneo. Il nostro compito, come medici, è quello di prestare soccorso. Lasciando stare il giuramento di Ippocrate e i doveri deontologici, è soprattutto un dovere civico. Quale cittadino poi non aiuterebbe un bambino a terra», spiega a margine della premiazione la dottoressa Foderi. «Eravamo libere dal servizio – aggiunge la collega Belinda Vaselli –, nelle nostre abitazioni. Viviamo una davanti all’altra. Avendo sentito un tonfo, se n’è accorta per prima la dottoressa Foderi, mi sono affacciata precipitandomi anche io dal piccolo a terra. Contemporaneamente sopra c’era un altro bambino che stava piangendo. E’ stata una situazione non facile emotivamente e professionalmente perché ti devi rendere conto di cosa è accaduto. Un impatto forte». Sottolineano che il dottor Manganelli, dirigente del commissariato di Poggibonsi, è arrivato di corsa, così come i suoi colleghi. Le forze dell’ordine c’erano. Si può dire che è stato fortunato ad avere due dottoresse vicine di casa, quasi angeli custodi residenti da una parte e dall’altra della strada, quel giorno entrambe libere dal servizio? «Molto fortunato perché poteva farsi anche molto male ma, alla fine, dopo pochi giorni è stato dimesso», ribattono spezzando una lancia per la madre che in quel momento si trovava fuori casa. «Spero che non venga per questo sottoposta a qualcosa, ricordiamo che è una donna con tre figli. Da madri capiamo quello che può succedere. E crediamo semmai che debba esserci una presa in carico della famiglia». «Non sappiamo certo cosa è accaduto ma che quella povera donna ci rimetta appare uno sproposito – osserva Foderi – rispetto a tutto ciò che di malvagio avviene nel mondo».