Baby gang, parla il procuratore Sangermano: "Massimo rigore"

E il sindaco De Mossi annuncia di proseguire con la guardia alta

Controlli della polizia

Controlli della polizia

Siena, 7 novembre 2020 - «La linea nei confronti delle baby gang è quella del massimo rigore, sia pure applicato secondo i criteri previsti dal diritto minorile». Così il procuratore Antonio Sangermano che ha preso molto a cuore la vicenda di Siena. Gli episodi di gravità straordinaria che hanno minato la sicurezza della città costringendo addirittura i ragazzi a solidarizzare facendo gruppo per difendersi dalle aggressioni della banda. Che rapinava per imporre la propria egemonia, arrivando a picchiare un senza tetto fino a farlo svenire, in strada. Fatti che è impossibile classificare come bravate da adolescenti stanchi magari del lockdown e delle restrizioni per il Covid19. Infatti viene contestata addirittura l’associazione a delinquere. «Giusto evitare di creare spazi dove si insinuano quanti equivocano il giusto diritto alla libertà con la volontà di trasgredire», sottolinea il sindaco Luigi De Mossi plaudendo all’operazione della polizia. Per fermare un fenomeno su cui l’attenzione dell’amministrazione è stata alta. Non dimentichiamo i fatti di Ferragosto, su cui la Mobile sta ancora indagando e che non rientrano nell’attuale inchiesta: un ragazzino fu picchiato per un euro, vennero lanciate bottiglie nel giardino di una casa e picchiato il proprietario che ebbe costola e naso rotti. Con tanto di riunione in Comune dei priori, il 16 agosto, per chiedere sicurezza e sottolineare l’alto livello di esasperazione che era stato raggiunto dai residenti. Tornando all’indagine della procura dei minori e ai nove ragazzini indagati, il sindaco pone un altro tema: «L’occupazione degli spazi e del territorio, con l’avvio del coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino ci induce a tenere la guardia alta. Abbiamo già avuto a Siena un’esperienza in questo senso, vedi Piazza del mercato e i giardini di Salicotto. Forti di quanto accaduto vigileremo. Presidio delle persone perbene che rispettano le leggi rispetto a quanti hanno voglia di trasgredire e pensano che la città sia terra di conquista. Non glielo permetteremo».  Forte la soddisfazione espressa dai senesi per l’operazione della Squadra Mobile. «Ci voleva proprio», commenta qualcuno. «Bisogna porre fine a questo delirio», sostengono altri. «Non esiste un ragazzino che non possa girare per la sua città», aveva dichiarato dopo i fatti di metà agosto il padre che aveva visto il figlio picchiato per prendere un euro. «Gli avevamo raccomandato di non passare in Piazza del Mercato – raccontò l’uomo – perché è un posto dove ci sono problemi. Era pieno giorno, si trovava con un’amica. Stava rientrando in Contrada». Fu fatta denuncia. Ma, come detto, per questo capitolo le responsabilità devono ancora essere delineate. Solo questione di tempo.