Alberghi, Usca, contatti: le mosse antiCovid

L’Asl Sud Est ha due hotel sanitari a Siena, vicina la firma per una struttura a Poggibonsi da 90 camere. Sono 8 le squadre speciali

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Centrali di tracciamento dei contatti, alberghi sanitari, strutture di cure intermedie e Usca: sono queste le mosse antiCovid dettate dal Ministeri della Salute e ‘giocate’ dalla Regione Toscana per fermare il virus, ovvero bloccare sul nascere quei focolai diffusi sul territorio e gestire i tanti positivi e ‘isolati’, asintomatici, che l’emergenza sta chiudendo a domicilio. Oltre naturalmente per alleggerire gli ospedali, che rischiano di non riuscire a rispondere alla nuova ondata di ricoveri. Queste mosse sono affidate alle Asl, alla sanità territoriale, che vi impegna personale Covid aggiuntivo, stipula convenzioni con le strutture socio-sanitarie private e arruola nuovi operatori dedicati ad attività specifiche, come il tracciamento dei contatti.

Albergo sanitario Sono hotel convertiti temporaneamente ad ospitare personale sanitario impegnato nell’emergenza, in ospedali e presidi, che fra un turno di lavoro e l’altro non possono far rientro in famiglia, se non mettendola a rischio contagio; ma anche positivi che non possono passare il periodo di isolamento a domicilio, a contatto con i propri cari. Ecco dunque proprio a Siena il primo albergo sanitario della Toscana Sud: un hotel fuori Porta Romana con cui l’Asl ha firmato una convenzione per l’utilizzo esclusivo. Di lì a poco è stato messo a disposizione, sempre a Siena, un altro hotel: le due strutture offrono complessivamente 21 camere, 18 delle quali sono attualmente occupate. Un altro albergo sanitario è in convenzione a Grosseto: ha 37 camere di cui 11 occupate. Nella nostra provincia è in corso di verifica da parte dell’igiene pubblica Asl un’altra struttura alberghiera a Poggibonsi, con 90 camere; altri cinque hotel hanno presentato manifestazione di interesse nella provincia di Grosseto. Asl ha ancora attiva la ricerca di strutture con un avviso pubblico che scade il 4 novembre.

Cure intermedie Sono strutture che il servizio sanitario toscano garantisce, dopo le dimissioni dall‘ospedale, alle persone più fragili, di età avanzata, con patologie croniche, per accompagnarle nel periodo post-ospedale. Secondo le indicazioni regionali dovrebbero essere potenziate almeno fino a 0,4 posti letto ogni 1.000 abitanti per ogni USL: questo vuol dire che l’Asl Toscana Sud Est dovrebbe passare da 169 a 334 posti letto, nella provincia di Siena da 54 a 107. Invece nel Senese l’Asl ha una convenzione con la Clinica Rugani che mette a disposizione 20 posti letto in dieci camere doppie, dotate di apparecchi respiratori a ogni letto. Assolvono a funzioni di ‘cure intermedie’ anche gli ospedali di comunità, pur non avendo aree Covid.

Centrali di contact tracing Letteralmente è il ‘tracciamento dei contatti’, l’attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato Covid. Si tratta di un’azione di sanità pubblica essenziale per combattere l’epidemia. L’Asl Sud Est ha attivato la Centrale contact tracing ad Arezzo, presso l’ospedale San Donato, con 9 operatori; poi il 23 ottobre la Centrale per Siena, all’interno del presidio del Ruffolo, con 14 operatori, attiva 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. Il presidente della Regione Giani ha annunciato l’arrivo di 500 nuovi operatori, in parte dalla Protezione Civile: di questi, 150 destinati all’Asl Sud Est.

Usca Sono le Unità speciali di continuità assistenziale, formate ad medici e infermieri: squadre di professionisti che assistono i tanti positivi in carico al servizio sanitario locale a domicilio e anche alle migliaia di soggetti in isolamento fiduciario. Oggi in Toscana sono 60, l’obiettivo regionale è arrivare a 90; nella provincia di Siena sono 8.

Paola Tomassoni