Acque Elsa, quel ‘no’ di 100 anni fa

Una sentenza del lontano 1926 del Tribunale delle acque, al Comune non venne concessa l’autorizzazione

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Sul caso ‘tubone’ di Colle c’è stato un precedente. Di fatto sulla questione legata, non tanto al progetto di una centrale idroelettrica, ma sul diritto d’uso della derivazione delle acque del fiume Elsa il Tribunale Superiore delle Acque si è già pronunciato in passato, quasi cento anni fa. Era il 26 gennaio del 1926, quando fu sentenziato che "non costituisce titolo per un Comune – come si legge nella sentenza del 1926 – il riconoscimento del diritto di derivazione di un’acqua pubblica, in base all’art. 1 del decreto-legge 9 ottobre 1919, il fatto che il Comune stesso nei tempi medioevali, con carattere di sovranità, o anche in tempi posteriori, per consenso o tolleranza dei successivi governanti, abbia esercitato dei diritti sull’acqua, non come concessionario, solo come concedente. Non può il Comune stesso pretendere di esser riconosciuto concessionario della loro derivazione".

Di fatto la sentenza determinava che – purtroppo o per fortuna, dipende dal singolo pensiero – Il Comune se nel passato ha goduto di qualche disposizione sulle acque dell’Elsa, ha potuto esercitarla solo per delegazione avuta da ‘ente’ superiore. L’acqua di Colle non è, quindi, dei colligiani? Un quesito non di poco conto, che sembrerebbe riaffacciarsi proprio a distanza di quasi un secolo. Tra il 1925 ed il 1926 il Comune di Colle si oppose a questo giudizio, attestando che "relativamente all’utenza trentennale il Comune insorge contro il giudizio che sia privato l’uso dell’acqua, in disputa per essere esercitato da pochi privati proprietari di opifici – continua la sentenza – e deduce che l’acqua venga usata anche per irrigazione e per alimentare due pubblici lavatoi ed un pubblico abbeveratoio; avendo carattere e scopi di utilità pubblica". Una vicenda per tanti aspetti simile a quella che ha agitato le odierne acque dell’Elsa. La domanda, ora, è: ciò che si è verificato quasi cento anni fa può fare giurisprudenza oppure no? Questa sentenza per la discussione del 2023 al Tribunale Superiore delle Acque pubbliche ha un valore oppure no? Nel caso del 1926 l’autorizzazione non fu concessa al Comune. L’ulteriore quesito che scaturisce è se oggi il Tribunale terrà in considerazione questa vecchia sentenza, oppure no. Nel caso in cui non dovesse tenere di conto quanto deciso nel 1926, quali aspetti verranno invalidati? Tutte domande che troveranno una risposta l’otto marzo, quando si arriverà a sentenza.

Lodovico Andreucci