
Salvatore Accardo
Siena, 20 agosto 2025 – Due serate imperdibili con uno dei grandi maestri del nostro tempo. Venerdì 22 agosto al Teatro dei Rozzi di Siena e sabato 23 agosto nella suggestiva cornice della Cattedrale di San Secondiano a Chiusi, Salvatore Accardo torna protagonista del Chigiana International Festival & Summer Academy “Derive” con il tradizionale doppio appuntamento che lo vedrà esibirsi insieme al suo ensemble “Salvatore Accardo & Friends”. Un’occasione speciale per ascoltare dal vivo uno dei massimi interpreti del violino, affiancato da fidati collaboratori e giovani talenti cresciuti alla sua scuola.
Entrambi i concerti, con inizio alle ore 21.15, vedranno protagonista Salvatore Accardo, celebre violinista e figura storica dell’Accademia Chigiana, dove insegna dal 2004, dopo essere stato allievo e docente già tra il 1973 e il 1981. Accanto a lui, sul palco, l’ensemble formato da Annika Stark (violino), Francesco Fiore (viola), Cecilia Radic (violoncello) e Stefania Redaelli (pianoforte), affiancati – come da tradizione nelle recenti edizioni – da due giovani talenti formatisi alla Chigiana: Francesca Senatore, ex allieva della classe di viola e musica da camera, e Matteo Fabi, ex allievo della classe di violoncello. Due serate di grande fascino e prestigio, con in programma due celebri composizioni, autentici capolavori del repertorio classico cameristico: la Sonata n. 2 in re minore op. 121 “Grosse Sonate” di Robert Schumann (1810–1856), che aprirà entrambe le serate, e il Sestetto n. 2 in sol maggiore op. 36 di Johannes Brahms (1833–1897). Composta nell’autunno del 1851 e dedicata all’amico Ferdinand David – il celebre violinista per cui Mendelssohn aveva scritto il suo Concerto per violino – la Sonata n. 2 in re minore op. 121 fu ultimata da Robert Schumann a poche settimane di distanza dalla prima Sonata. Nonostante la crescente fragilità delle sue condizioni psicologiche, Schumann trovò in quel periodo un sorprendente slancio creativo, portando a termine in brevissimo tempo due opere cameristiche di grande impegno. Sul frontespizio autografo la partitura reca il titolo “Grande Sonata n. 2 per violino e pianoforte”. La prima esecuzione avvenne il 29 ottobre 1853, affidata a due interpreti d’eccezione: Joseph Joachim e Clara Schumann. Il Sestetto n. 2 in sol maggiore op. 36 di Johannes Brahms, composto tra il 1864 e il 1865 per due violini, due viole e due violoncelli, fu presentato ufficialmente a Vienna il 3 febbraio 1867.
Si tratta di uno dei vertici assoluti della produzione cameristica brahmsiana per soli archi, in cui il compositore esplora in profondità le possibilità timbriche e dinamiche dell’ensemble. Grazie a un sapiente intreccio di voci e a inedite combinazioni strumentali, Brahms riesce a evocare sonorità orchestrali evitando ogni rischio di uniformità. Nonostante un'accoglienza inizialmente esitante da parte della critica, il Sestetto si è affermato come un capolavoro di equilibrio formale, innovazione e intensità espressiva. Dominato da una liricità intima e da una malinconia sottilmente trattenuta, il brano racchiude anche un elemento autobiografico: nel primo movimento, Brahms inserisce un velato riferimento ad Agathe von Siebold, la donna che aveva profondamente amato e che, nell’inverno del 1859, era destinata – ma non fu – a diventare sua moglie.
Il concerto del 23 agosto a Chiusi è ospitato nella suggestiva Cattedrale di San Secondiano, una delle più antiche della Toscana, è realizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese. L’evento si inserisce nel programma di Chigiana – Valdichiana 2025 Capitale Toscana della Cultura, portando la grande musica da camera in un luogo di profonda bellezza e suggestione storica.