Scomparsi nel nulla. In Toscana sono 1421 le persone mai trovate

Pisa è capofila del progetto europeo 'Lost'. Lo scopo è formare investigatori specializzati per le persone svanite nel nulla

In Toscana sono 1421 le persone scomparse

In Toscana sono 1421 le persone scomparse

Pisa, 14 novembre 2019 - Giuseppe scomparve una mattina di giugno del 2018. Fu visto camminare sui sentieri dell’Amiata, vicino a casa sua, a Piancastagnaio. Poi fu inghiottito dal nulla e di lui non si è mai saputo più niente. Giuseppe Eugeni, 70 anni, è uno dei 1421 toscani scomparsi dal 1974 a oggi e mai più ritrovati. Una cifra che nasconde un universo di dolore, quello delle famiglie che vivono giorno per giorno il peso dell’assenza.

E che guardano a una piccola luce: quella di riabbracciare un giorno il loro caro. Storie sospese tra la speranza e la rassegnazione. Storie come quella di Francesca Benetti, 55 anni, scomparsa dalla sua tenuta in provincia di Grosseto nel novembre 2013. Per la giustizia a ucciderla è stato il custode della tenuta, Antonino Bilella. Ma il suo corpo non è mai stato ritrovato. E il suo assassino non ha mai parlato. Volti, foto, esistenze che si interrompono. Spesso i familiari affidano il loro dolore ai social network: appelli, pagine Facebook, identikit condivisi in Rete. E associazioni che nascono per sostenere chi chiede anche solo un corpo da piangere. Per Roberta Ragusa, forse il caso più mediatico degli ultimi anni, poi risolto con la condanna in via definitiva del marito Antonio Logli, si sono fatte mille ipotesi. Ma dopo esser stata vista nei dintorni della sua casa a Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, nessuno ne ha mai saputo più niente.

Vicende che possono avere un lieto fine per la tenacia degli investigatori. Aleandra, 43 anni, era scomparsa a fine luglio di quest’anno da una casa famiglia in provincia di Arezzo. Sono serviti mesi di ricerche. Ma alla fine i carabinieri l’hanno trovata nelle scorse ore a Saronno, in Lombardia, arrivata lì chissà come. Proprio il lavoro di confronto tra forze dell’ordine e quello di raccordo con le famiglie può essere decisivo.

La Toscana, con la Società della Salute di Pisa, è capofila di un progetto europeo, “Lost“, che mira proprio a una più efficace azione nella ricerca di chi è stato inghiottito dal nulla. Lo scopo è formare figure professionali specifiche che lavorino al meglio nella ricerca degli scomparsi. Il progetto vede l’Italia lavorare fianco a fianco con Spagna, Danimarca, Portogallo, Belgio e Grecia. Spesso il contesto in cui le forze dell’ordine si trovano a operare è internazionale.

Tra i misteri toscani c’è ad esempio quello di Matthew Mullaney, americano scomparso da Firenze nel 2003. Aveva 21 anni ed era arrivato in Toscana da Brockton, Massachusetts, per studiare e fare esperienza, come tanti suoi connazionali. Voleva fare il pittore. Il buio lo inghiotte la sera del 31 gennaio, dopo una serata in un pub del centro. Una cameriera lo vede uscire dal locale. Da quel giorno in poi nessuno saprà più niente di lui. Qualche segnalazione, qualche presunto avvistamento in altri Paesi europei, ricerche e indagini. Ma per le forze dell’ordine fiorentine il caso rimane insoluto. Come è possibile che un corpo scompaia nel nulla? Se lo chiedono i parenti di Emilio Benassai, 84 anni, sparito nel 2011 da Figline Valdarno. O la famiglia di Michele Radicchi, 29 anni, studente a Pisa, di cui non si sa più nulla dal 2012. Nomi, storie, foto: tessere di un puzzle irrisolto, un puzzle di oltre 1400 persone mai più tornate a casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA