Torna il ‘Sarzana Opera Festival’. Talenti da scoprire e grandi nomi

Katia Ricciarelli tra i protagonisti, Elio Pandolfi sul palco a 93 anni

Alla presentazione Menchelli, Lenoci, Gemmi, Cabano e Caprioni

Alla presentazione Menchelli, Lenoci, Gemmi, Cabano e Caprioni

Sarzana, 23 giugno 2018 -  Giovani talenti da scoprire e lanciare nel firmamento della lirica internazionale ma anche «monumenti» e personaggi cari al pubblico come Katia Ricciarelli e Raina Kababaivanska che con la loro voce hanno segnato la storia della lirica internazionale. O come Elio Pandolfi, che a 93 anni martedì sera sarà sul palco della Cittadella per esibirsi al Gran galà dell’operetta a fianco di Daniela Mazzuccato e Max Renè Cosotti. Sono loro alcuni dei protagonisti della nuova edizione del Sarzana Opera festival che tornerà dal 25 giugno con la formula consueta - il concorso delle giovani promesse, la master class e i numerosi appuntamenti serali - ma arricchita di tanti contenuti nuovi. A presentare l’edizione 2018, in una conferenza stampa tenuta nel ridotto degli Impavidi, a sottolineare la vera novità di questa 19a edizione e cioè il ritrovato teatro cittadino, sono stati il direttore artistico Sabino Lenoci, l’assessore alla cultura Nicola Caprioni, l’ideatrice e «motore» della manifestazione Fiammetta Gemmi, il parroco di Santo Stefano monsignor Paolo Cabano e il vice presidente della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, sponsor principale del Festival, Giuseppe Menchelli.Tutti concordi nel sottolineare l’importanza del Festival, di cui Lenoci ha ricordato l’alto valore «formativo» riferito ai giovani. «Se alcuni di loro ora calcano i palcoscenici più prestigiosi del mondo come il Metropolitan di New York – ha detto - lo devono proprio a Sarzana. Così come al festival sono scoccati grandi amori, come quello fra Giulio Pelligra e Simona Di Capua o quello fra Sergio Vitale e Rosa Feola, due coppie nate a Sarzana e che il 2 luglio saranno protagoniste di una serata di duetti intitolati proprio Scene da un matrimonio».

Parole di apprezzamento sono venute dall’assessore Caprioni, che ha sottolineato il «valore aggiunto» tutto sarzanese, quello del teatro Impavidi, auspicando «che questo appuntamento diventi sempre più un momento di visibilità per la città». Fra le novità di quest’anno, il concerto-evento inaugurale del 25 giugno a Santo Stefano, dove sarà presentato il prezioso harmonicorde, lo strumento ottocentesco, a metà fra il piano e l’harmonicum, restaurato, come anticipato nelle scorse settimane da La Nazione, da Alberto Ricci. A suonarlo sarà il maestro Stefano Pellini, mentre Sergio Chierici svolgerà una relazione sull’argomento. A parlarne, ieri mattina, è stato il parroco di S. Stefano don Paolo Cabano, mentre Giuseppe Menchelli ha spiegato l’importante ruolo di sostegno di banca Bvlg. Sulla master class si è soffermata Fiammetta Gemmi, rimarcando come l’esperienza sia stata possibile grazie al contributo degli sponsor e alla generosità di sarzanesi «che, oltre ad elargire borse di studio per i giovani più meritevoli, per otto giorni si rendono disponibili ad ospitare i ragazzi nelle loro famiglie».