Più di tre mesi per un’insegna I tempi lunghi della burocrazia

A denunciare l’accaduto Spalenza, ex ad dello Spezia

Da tre mesi aspetta che gli sia dato l’okay a posizionare l’insegna del negozio. Ma ora il rischio è che ne passino altrettanti. A incappare nelle maglie della burocrazia Giuseppe Spalenza, bresciano, conosciuto in provincia per essere stato amministratore delegato dello Spezia calcio per anni. È infatti proprio l’ex ad a mettere in piedi un’attività ad Arcola ‘La casa del filtro’ nel complesso commerciale che si trova sul ‘vialone’, dove ci sono pochi negozi, ma tutte attività ben avviate, diversificate e consolidate da tempo. Lì in un grande fondo Spalenza ha deciso di aprire una grande rivendita di batterie e filtri. Tutto il percorso burocratico è sembrato filare liscio poi ad un certo punto il meccanismo si è inceppato. A differenza dei colleghi negozianti che dividono con lui il piccolo complesso commerciale, lui non ha ancora l’insegna. "Una complicazione dietro l’altra – spiega Spalenza – il tecnico Anas è uno solo per tutta la Liguria e se mi va bene, così mi hanno detto, da me sarà a settembre forse ottobre. Tutto questo per un cartellone, già pronto, che non posso affiggere fuori fino a quando non avrò l’autorizzazione". Può un’attività essere notata dall’esterno senza la cartellonistica? Parlare di danni economici è prematuro ma certamente sono da mettere in conto. Interessante sarebbe conoscere il motivo per cui il tecnico Anas, la strada è l’Aurelia, non abbia ancora compiuto il sopralluogo. Ovviamente Spalenza spera in una soluzione rapida del problema.

Cristina Guala