Venti dipendenti del comune di Sarzana, tutti appartenenti all’ufficio tecnico, area 3 servizio del territorio di base, reclamano compensi più volte richiesti per complessivi 38mila euro e mai ricevuti che interessano gli anni 2013-2014 per aver preso parte a progettazioni di lavori all’interno dell’allora amministrazione comunale senza affidarli a professionisti esterni. Si tratta di somme spettanti previste dal codice degli appalti ma anche dal regolamento comunale di esecuzione che in proporzione dovevano essere liquidate a partire dal responsabile del progetton quindi al responsabile unico, ai tecnici e a tutto il personale amministrativo dell’area 3 servizio del territorio di base. Dal 2015 hanno iniziato a chiedere la liquidazione delle loro spettanze all’allora amministrazione comunale, ricevendo, secondo quanto sostengono, solo promesse. poi si sono rivolti agli avvocati Marco Giannini e Laura Scantamburlo del foro della Speziper tutelare i loro interessi. I due legali hanno fatto all’amministrazione comunale richiesta formale, attraverso una lettera chiedendo la liquidazione della somme spettanti ai loro assistiti senza però ricevere alcun riscontro. A quel punto un paio di mesi fa i legali hanno presentato ricorso al tribunale del lavoro, depositando l’atto chiedendo oltre ai 38mila euro la rivalutazione e gli interessi a partire da quegli anni. L’udienza è stata fissata il 18 giugno. Questi i dipendenti – alcuni sono andati in pensione – che hanno sottoscritto il ricorso: Walter Orlandi, Franco Talevi, Francesco Callegari, Patrizia Tornabuoni, Bruno Benacci, Fabio Amodio, Luca Serafini, Franco Filattiera, Ilaria Bianchi, Marco Mencarelli, Claudio Isoppo, Andrea Venturini, Angelo Bologna, Riccardo Tognoni, Fabrizio Tognoni, Roberto Castagna, Franco Chinchero, Luciano Stelitano, Roberto Cozzani, Mario Guastini.
Cronaca"Il Comune ci deve 38mila euro" Venti dipendenti fanno causa