
di Anna Pucci
Le discariche lungo il corso del Magra sono una pesante eredità del passato che espone a un costante rischio di inquinamento. Soprattutto quando l’erosione e le piene riportano alla luce queste vergogne sepolte. Ne esistono molte sul territorio di vari comuni. Tra queste, è stata per anni oggetto di enormi preoccupazioni e feroci polemiche quella affiorata sette anni fa a Boettola, sulla sponda sinistra del fiume, al confine con i comuni di Arcola e Sarzana, non lontano dai pozzi usati da Acam per attingere acque da immettere in acquedotto e a ridosso di tralicci dell’elettrodotto Terna. Ebbene, entro il 2022 la discarica di Boettola sparirà: la giunta regionale, su proposta dell’assessore Giacomo Raul Giampedrone, ha assegnato mercoledì sera un finanziamento di 360 mila euro al Comune di Vezzano per bonifica e rinaturalizzazione dell’area.
Si tratta di una ex discarica di rifiuti solidi urbani realizzata negli anni ’70 a riempimento delle fosse lungo il fiume scavate col prelievo del ciottolato usato per la costruzione dell’autostrada. Centinaia di metri cubi di residui plastici e altra spazzatura nascosti sotto un manto di terra. Un modus operandi all’epoca frequente, che ha lasciato parecchie situazioni simili lungo il fiume. Nel 2013 l’erosione riportò alla luce l’immondizia a Boettola, con la conseguenza di indebolire l’argine e disperdere parte dei rifiuti nell’ambiente, come constatarono Arpal, Parco del Magra e Corpo forestale. Successivamente, anche Terna dovette intervenire per mettere in sicurezza uno degli enormi piloni dell’elettrodotto, minati alla base dall’erosione dell’argine indebolito dalla presenza del materiale di discarica facilmente asportabile dalle piene.
Per mappare questa e le altre discariche analoghe, Regione Liguria ha eseguito indagini tecniche, tra il novembre 2018 e il gennaio 2019, in collaborazione con Arpal e gli uffici ambiente dei Comuni di Arcola, Lerici, Sarzana, Santo Stefano e Vezzano. Sono stati individuati altri quattro siti oggetto di interramento di rifiuti speciali non pericolosi: a Camisano di Lerici; a San Genisio e lungo via Pecorina ad Arcoa e a Battifollo a Sarzana.
Per quanto riguarda Boettola, lo scorso anno Comune di Vezzano e Regione avevano concordato la necessità di uno studio per la rimozione della discarica, eseguito dal dottor Iacopo Tinti della Società Envitech srl. Servivano i soldi e il progetto partecipò al bando regionale 2019 che erogava finanziamenti per la bonifica dei siti contaminati. Fu inserito in graduatoria ma i fondi allora disponibili non bastavano per far fronte a tutte le domande: ebbero la precedenza il terzo lotto della messa in sicurezza permanente del sito di San Genisio ad Arcola (172.277 euro) e la messa in sicurezza dei rifiuti derivanti dalla bonifica dell’ex Ceramica Vaccari a Santo Stefano Magra (167.286 euro). Mercoledì scorso, però, Regione Liguria è riuscita a rifinanziare il capitolo di spesa, anche con la quota vincolata del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, e a Boettola sono stati destinati 360 mila euro. Il Comune ha già curato con risorse proprie la progettazione preliminare e definitiva. Il finanziamento regionale coprirà la progettazione esecuviva e l’esecuzione dei lavori.
Sarà necessario un intervento di bonifica a breve termine per evitare che le prossime piene disperdano ulteriori rifiuti nell’ambiente. Il progetto del Comune prevede la rimozione dell’immondizia, che dovrà essere conferita in un impianto di trattamento. La bonifica sarà accompagnata con il tombamento parziale del laghetto di cava in prossimità della discarica così da rinforzare il futuro argine. Al termine della bonifica, previsto per il 2022, l’area sarà attrezzata per la fruizione ricreativa in conformità con il piano del Parco.