Marco Pallara
Prato, 29 novembre 2016 - Solo montagne russe in carriera. E’ ancora a caccia di stabilità e di continuità Marco Pallara, giovane attaccante esterno classe ’95 in forza al Viaccia. Intanto, con la doppietta di domenica scorsa, ha portato a tre le sue reti in quattro partite giocate da titolare. Tutti gol di una certa pesantezza per la classifica della squadra allenata da Trupia. Quella di Pallara, però, è una storia particolare. Il ragazzo partì dalle giovanili dell’Empoli, per poi passare al Prato e al Margine Coperta, da dove per poco non è riuscito a spiccare il salto verso Chievo e Brescia.
Pallara a quel punto si è rimboccato le maniche ed è ripartito da Borgo a Buggiano, allenandosi con la prima squadra in serie C e giocando con la Berretti. Poi la società non si è riscritta nei professionisti e allora la punta originaria di Montale si è diretta verso Porta Romana e Figline in Eccellenza e Calenzano in Promozione. Poi ancora la prima categoria a Montale e infine Viaccia, dove spera di ritrovare serenità e magari la doppia cifra in quanto a reti: «Sono stato sfortunato calcisticamente. Ora faccio due lavori, uno come personal trainer e l’altro come rappresentante di detersivi, ma a Viaccia ho trovato un’isola felice – spiega il giovane Pallara – Il gruppo è buono e la società ci sta vicino e ci fa stare tranquilli; anche il mister è bravo. Possiamo fare bene. Dobbiamo solo riuscire a sfatare il tabù delle trasferte. Siamo primi in classifica considerando le gare in casa e siamo fra gli ultimi in quelle fuori casa. Se miglioreremo a livello mentale possiamo dire la nostra ai piani alti».