Muore l'ex calciatore Labadini, era malato di Sla

Centrocampista di grande talento, negli anni Ottanta era l'idolo dei tifosi

L'immagine che l'Ac Prato ha dedicato al ricordo di Roberto Labadini

L'immagine che l'Ac Prato ha dedicato al ricordo di Roberto Labadini

Prato, 5 aprile 2019 - Nella seconda metà degli anni Ottanta il "Laba" era l'idolo dei tifosi. Oggi il Prato e i suoi sportivi, che in quegli anni di infruttuosa caccia alla Serie B riempivano il Lungobisenzio all'inverosimile, piangono la morte di Roberto Labadini, che a luglio avrebbe compiuto 55 anni. A vincere la partita più importante è stata ancora una volta una malattia terribile, la Sla. Stessa malattia che ha colpito anche Stefano Turchi, che in biancazzurro era stato compagno di squadra di Labadini. E purtroppo del Prato di quegli anni Labadini non è il primo a venire a mancare: nel 2017 morì Angelo Cupini, per un male incurabile.

Nato nel luglio del 1964 a Codogno (Lodi), Labadini era un centrocampista di grande talento, capace di bellissime giocate e anche di grandi gol. Il suo cesto di capelli neri e le sue movenze lo rendevano un'icona di un Prato che si divertiva e faceva divertire: dal 1985 al 1990 registrò oltre cento presenze. Poi, dopo quella laniera, vestì le maglie del ChievoVerona e del Chieti, della Pro Patria e dell'Ospitaletto.

Cordoglio è stato espresso dall'Ac Prato, dal presidente Paolo Toccafondi e da tuta la società.