REDAZIONE PRATO

"Anni di militanza in curva. Basta politica"

Biffoni risponde ai supporter lanieri che lo hanno invitato in Ferrovia a prendere tessera e sciarpa: "Non fatevi strumentalizzare" .

CALCIO

"Un punto di vista che indubbiamente rispetto, ma che è mosso da evidenti ragioni politiche e non rappresenta assolutamente la maggioranza degli ultras. Ho alle spalle anni e anni di militanza in curva, i tifosi mi conoscono e non hanno certo bisogno di utilizzare Facebook per parlare con me". Il sindaco Matteo Biffoni utilizza l’arma della diplomazia, nel replicare al nuovo attacco dei gruppi della tifoseria organizzata del Prato a margine delle vicende degli ultimi giorni.

Alla base di tutto c’erano le rimostranze di Wild Kaos, Prato Ultras, Vecchia Guardia, Bandits, Brigate Borgo al Cornio e Vecchi Ultras Prato 1974, che hanno accusato l’amministrazione di sostenere il Prato Social Club come alternativa al Prato. E che non hanno evidentemente giudicato sufficiente la smentita di ieri, con il diretto interessato che ha ribadito come la sua presenza alla presentazione del progetto del PSC fosse da leggere in chiave istituzionale, in quanto legata alla nascita stessa di un nuovo sodalizio sportivo.

E così hanno rincarato la dose: "Invitiamo il sindaco a venire nello stadio dove ci fa giocare a vedere l’apatia di cui parla – si legge nell’ultima nota pubblicata sui social da Prato Ultras – gli rinnoviamo poi l’invito a ricevere una nostra tessera e una sciarpa. Visto che quando fu contattato privatamente, ci ignorò". Un "j’accuse" che Biffoni ha voluto smentire punto per punto. "Per lo stadio uscirà innanzitutto un nuovo bando al quale potranno partecipare le società interessate, come previsto dalla legge – ha anticipato – detto questo, sono e resterò sempre un tifoso biancazzurro. Parlano per me le innumerevoli trasferte alle quali ho partecipato, di sciarpe ne ho già e non poche. Al di là di tutto, sarei anzi felicissimo se un giorno Toccafondi riuscisse a portare il Prato in Serie B. Ad oggi però non posso che prendere atto della situazione, con rammarico. Resto tuttavia perplesso nel vedere come venti o trenta ragazzi, perchè si tratta in larga parte di giovanissimi, si lascino strumentalizzare dall’opposizione".

Ed ecco la nuova "stoccata". "Non ricordo di aver letto comunicati o note di sdegno, quando ad inizio anno il centrodestra (Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d’Italia, ndr) propose di coinvolgere la Fiorentina nella gestione del Lungobisenzio – ha affermato il primo cittadino – e non mi pare casuale il fatto che questa presa di posizione netta sia arrivata a meno di un mese dalle elezioni regionali. Esattamente come gli attacchi strumentali ad una formazione di Terza Categoria (il Prato Social Club, per l’appunto) che non rappresenterà di certo un’alternativa all’Ac Prato. Come amministrazione guardiamo sempre con favore alla nascita di nuovo realtà sportive, a prescindere dalla disciplina". Biffoni insomma, ha voluto far chiarezza per chiudere definitivamente la discussione. Con un auspicio. "Chi vuole ricostruire e ricreare interesse attorno al Prato ha tutto il diritto di farlo – ha concluso Biffoni – ma trenta persone non possono pretendere di parlare a nome di un’intera città. Nè di tutta la Curva Ferrovia".

Giovanni Fiorentino