Il regista e sceneggiatore pratese Tommaso Santi vince il premio Solinas

Con il soggetto "Maspalomas" Santi conquista uno dei premi più importanti del cinema italiano

Tommaso Santi

Tommaso Santi

Prato, 27 novembre 2019 - Un altro riconoscimento importante nella carriera del bravo sceneggiatore e regista pratese Tommaso Santi; il prestigioso premio Solinas che porta il nome di uno dei più grandi sceneggiatori del cinema italiano (Franco Solinas). Proprio martedì scorso Santi ha ricevuto il premio nell’istituto italiano di cultura di Madrid, nei giorni del dodicesimo festival del cinema italiano. “E’un premio importante, una vera e propria istituzione”ricorda lo stesso Santi. “E’un premio che offre delle chanches produttive. La speranza è proprio questa, cioè che questo premio sia il primo passo per la realizzazione del film come è successo spesso nelle ultime edizioni”. Una grande affermazione “conquistata”con il soggetto di “Maspalomas”, la storia di una donna di settant’anni, Giovanna, che cerca una rinascita, infischiandosene dei pregiudizi e scoprendo una libertà mai provata prima. Fuggendo e trovando la felicità in una piccola isola e l’ebbrezza di un giro di tango. Insieme all’altro soggetto che ha conquistato il premio ex aequo, “Regno animale”di Sara Arango Ochoa e Gianni Tetti, la storia scritta da Tommaso Santi ha convinto la giuria formata da grandi nomi del cinema e della cultura italiana e spagnola.

Un assegno da mille euro e la speranza che il soggetto possa diventare presto un film come è accaduto spesso nella storia del premio (ben 110 soggetti premiati sono diventati film). Ed anche la motivazione espressa dalla giuria conferma il talento e la sensibilità con cui Tommaso Santi ha sempre affrontato il suo lavoro di sceneggiatore e regista. “Per la forza drammatica del conflitto interiore della protagonista, un’anima divisa in due tra le ragioni più profonde dell’etica personale e professionale e quelle imperiose dell’istinto materno”. E Santi non è nuovo ai premi importanti. Nel 2017 vince il premio della stampa estera conosciuto con il nome di Globo d’oro per il documentario che raccontava il restauro della Basilica della Natività di Betlemme. Nel 2006 ancora il premio Solinas con “I colori del genere”.

Ma il suo percorso artistico parte oramai da molto lontano, dai primi testi teatrali portati in scena con successo da attori pratesi come Valentina Banci e Francesco Borchi. Alcuni dei suoi lavori teatrali sono stati rappresentati in Slovenia e in Francia anche con la regia di Paolo Magelli. Per il grande schermo dirige documentari e cortometraggi. Collabora spesso con i talenti pratesi della settima arte; per esempio scrivendo con Riccardo Iacopino “Al massimo ribasso”, con “Francesco Ciampi e Matteo Querci “Forse è solo mal di mare”.

Federico Berti