La serata per Nuti con il "suo" regista Ponzi: "Che bel ricordo che ho di Prato"

Terza serata al Terminale per i 60 anni di Francesco Nuti: tanta gente e poi "Io, Chiara e lo Scuro" / FOTOGALLERY

Il regista Ponzi e Francesco Nuti (foto Attalmi)

Il regista Ponzi e Francesco Nuti (foto Attalmi)

Prato, 5 maggio 2015 - Terza serata al cinema Terminale per l'iniziativa "Buon compleanno Francesco Nuti", per i 60 anni dell'attore pratese, ideata dal giornalista Federico Berti e sostenuta dall'assessorato alla cultura del Comune di Prato. 

Lunedì sera, ospite della terza serata dopo Giuliana De Sio e Edy Angelillo, è stato il regista Maurizio Ponzi, che ha diretto Nuti (presente in sala anche questa volta) per tre volte: nel film che è stato proiettato poi dopo l'intervista ("Io, Chiara e lo Scuro"), nel cult movie "Madonna che silenzio c'è stasera" e in "Sono contento". Ponzi, a proposito di quest'ultima pellicola, ha ricordato come Nuti abbia dato lì forse la sua migliore prova d'attore, con una spiccata vena malinconica, anche se si tratta del suo film meno ricordato.

Ponzi ha ricordato come Nuti venisse dal cabaret e andasse trasformato in attore di cinema, "ma non fu difficile - ha spiegato - perché Nuti è un bravissimo attore. Ho un bel ricordo delle cinque settimane girate in città", un'occasione per il regista per scoprire "location belle e inattese". Quando arrivò la celeberrima scena del telaio, fu difficile girare: le spole correvano qua e là, rette da fili invisibili... "Mi spiace che una si veda anche - ha detto - ma all'epoca non c'era ancora il digitale".

Ponzi ha anche rivelato che con Cecco da Narnali avrebbe dovuto un quarto film insieme, con Sophia Loren, ma Nuti cambiò idea perché doveva iniziare le riprese di "Casablanca Casablanca".

Lunedì prossimo, 11 maggio, appuntamento con la quarta serata: ospite sarà il fratello di Francesco, Giovanni Nuti, che presenterà il documentario "Francesco Nuti... e vengo da lontano", di Mario Canale, che fu presentato al Festival del cinema di Roma. Un'occasione unica di vedere un bellissimo documentario che in città è passato solo per una serata al cinema Eden. Il 18 maggio chiusura con Giovanni Veronesi e la proiezione di "Tutta colpa del paradiso".