Nuova nomination al David di Donatello per Roberto Benigni

Con il difficile ruolo di Geppetto nel "Pinocchio" di Matteo Garrone, Benigni è candidato nella categoria "miglior attore non protagonista"

Roberto Benigni

Roberto Benigni

Prato, 14 aprile 2020 - La “rinascita”artistica di Roberto Benigni, passa anche dal David di Donatello, il premio più importante del cinema italiano. Per il folletto di Vergaio, una nuova nomination nella categoria “miglior attore non protagonista” grazie al ruolo di Geppetto nel film “Pinocchio”di Matteo Garrone. Il ritorno al cinema dell’amato “Benigniaccio” dopo molti anni di assenza e dopo qualche sporadica ospitata in show e premiazioni che spesso non hanno lasciato traccia, si è trasformato subito in un evento apprezzato da pubblico e critica.

Una nuova nomination, una nuova statuetta da conquistare, pur avendo altri quattro temuti colleghi da battere; Carlo Buccirosso per “5 è il numero perfetto”, Stefano Accorsi per “Il campione”, “Fabrizio Ferracane e Luigi Lo Cascio, entrambi candidati per “Il traditore”. Chi la spunterà tra i cinque grandi attori ? Lo scopriremo il prossimo 8 maggio su Rai Uno nella serata condotta da Carlo Conti.

Una cosa è certa; i film “Il traditore”di Marco Bellocchio e “Pinocchio”di Matteo Garrone sembrano essere i favoriti, rispettivamente con 18 e 15 nomination. Per Roberto Benigni un ritorno in grande stile davanti alla macchina da presa dopo 14 anni di assenza (ultimo film “La tigre e la neve”del 2004). E per il regista Matteo Garrone non dev’essere stato facile convincerlo ad accettare il difficile ruolo di Geppetto, inizialmente proposto a Toni Servillo. Dopo essere stato un “Pinocchio”dalla vocina in falsetto nel film post “La vita è bella”che fece molto discutere all’uscita nel 2002, Benigni si è trasformato in un emozionante Geppetto che finisce per dominare la prima parte del film. Non era facile aggiungere qualcosa di nuovo alla storia raccontata in mille modi tratta dal libro più famoso al mondo. Tanti ne sono usciti malconci dal confronto con burattino di legno, uno per tutti Francesco Nuti con il suo sfortunato e incompreso“Occhiopinocchio”. Eppure il nuovo Pinocchio ad opera di Garrone/Benigni ha fatto centro con oltre 15 milioni di euro d’incasso dallo scorso Natale. E presto una “pioggia”di David di Donatello sull’intero cast. Una potrebbe proprio arrivare a casa Benigni, magari da sistemare sulla libreria accanto agli altri 5 già vinti; miglior attore nel 1989 per “Il piccolo diavolo”, miglior film, migliore sceneggiatura, miglior regia, miglior attore nel 1998 per “La vita è bella”.  

Federico Berti