Su RaiPlay un documento eccezionale; l'ultima intervista alla diva pratese Clara Calamai

Nel 1979, ospite di Maurizio Costanzo in "Acquario", la Calamai ricorda lo scandalo legato al film "La cena delle beffe". Un primo seno nudo, pochi fotogrammi per entrare nella storia del cinema

Clara Calamai (foto da sito Comune di Prato)

Clara Calamai (foto da sito Comune di Prato)

Prato, 21 marzo 2020 - Tra le meraviglie disponibili su RaiPlay, l’incredibile archivio Rai a disposizione on line, l’ultima partecipazione televisiva della diva pratese Clara Calamai.

5 marzo 1979, in seconda serata sul canale nazionale (allora Rai Uno si chiamava così), va in onda “Acquario”, talk show di successo, nato dopo l’exploit di “Bontà loro”. Nel nuovo programma firmato Maurizio Costanzo, la formula era questa; un solo ospite e a sorpresa altri due, nella speranza di creare qualche contrasto per far salire l’audience. Quella sera la protagonista era la mitica Paola Borboni, Costanzo furbamente la incalza per preparare l’eventuale scontro. “Signora Borboni, lei ha avuto rivali ? Clara Calamai era una sua rivale?”.

A sorpresa la primadonna del teatro risponde. “No assolutamente. Io ero già anziana quando lei era nel suo fulgore. Era bellissima”. E poi finalmente ecco arrivare la Calamai. La diva del cinema, fa in suo ingresso con classe, apportando alla trasmissione un tocco di eleganza. Con emozione e imbarazzo, con un lieve accento toscano, l’attrice pratese ancora affascinante seppur non più giovanissima, ricambia parole di affetto nei confronti della Borboni, rievocando i loro incontri del passato.

E da giornalista navigato, Costanzo sposta il discorso sul nudo ricordando che Paola Borboni nel 1925 è stata il primo seno nudo in teatro con “Alga marina” e Clara Calamai nel 1941 il primo seno nudo al cinema nel film “La cena delle beffe”. Dunque due attrici scandalose ! Cosa fa scandalo oggi chiede Costanzo. “Il nudo in se stesso può essere anche bello. La pornografia è scandalo. Allora era una esigenza di copione. Fu una trovata del regista Blasetti, non certo accettata volentieri da me. In quei momenti lì avevamo un po’ più di pudore”ricorda l’attrice. “Mi ricordo che io non volevo e Blasetti mi diceva…sul set siamo io, Nazzari (che era il protagonista) e l’operatore. Poi in realtà c’erano tutti i tecnici appollaiati in alto”. La Calamai continua il racconto della sua vita. “Ho abbandonato il mio lavoro che ho amato tantissimo, perché ero stanca. Poi dopo la separazione da mio marito, avrei voluto rilavorare ma non mi hanno più voluto ”. E a chiusura di trasmissione Costanzo chiede un bilancio di vita. Con un velo di tristezza la diva nata a Prato nel 1909 e morta a Rimini nel 1998 risponde: “Io trovo che vivere sia una gran fatica. Avrei preferito non essere nata”.

E con queste parole la “scandalosa”Calamai si è congedata dal mondo dello spettacolo.